La primavera e il boom delle allergie: ne soffre un italiano su cinque
Malesseri in serie per chi ne soffre, e la percentuale è in aumento soprattutto tra i giovani. Dipende da fattori genetici ma anche ambientali
“Benvenuta primavera” non sarà proprio il claim di tutti gli italiani: il 19,6 per cento di loro, praticamente uno su cinque, soffre quasi sempre di allergie e con l'equinozio di primavera, caduto astronomicamente ieri, ricominciano i malesseri più fastidiosi per via dei pollini. La quota, tra l'altro, è in aumento rispetto al 16,7 per cento di tre anni fa. Come ha reso noto Assosalute, l'Associazione nazionale farmaci di automedicazione, sono coinvolti soprattutto i giovani: un under 30 su quattro dice di soffrire di una qualche forma allergica.
“Il calcolo riferisce di un 30 per cento circa di adolescenti con rinite, e il trend è in crescita. Si è calcolato che questa stessa popolazione potrebbe arrivare al 50 per cento nel 2020”, avverte Giorgio Walter Canonica, presidente della Siaac, Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica. I sintomi più comuni sono starnuti (62,1 per cento), prurito agli occhi (57,5), lacrimazione (47,7) e naso chiuso (39,4 per cento). E le conseguenze impattano sul quotidiano: quasi il 45 per cento dice di non dormire bene la notte, il 32,5 ha difficoltà a concentrarsi e i giovani affermano in generale di sentirsi “malati”.
Perché le allergie sono in costante aumento? “L'incidenza è correlata non solo a fattori genetici, ma anche a stile di vita e a fattori ambientali”, spiega Canonica, che aggiunge: “La percentuale di persone che ne soffre si attesta intorno al 40 per cento della popolazione generale. È un dato di fatto che il soggetto allergico ha sicuramente imparato a gestire con soddisfazione i sintomi più comuni della rinite anche attraverso l'impiego di farmaci da banco”.
Nello specifico, quasi un italiano allergico su due usa medicinali senza obbligo di prescrizione - antistaminici e antiallergici, decongestionanti, vasocostrittori e corticosteroidi - che conoscono per esperienza, percentuale in crescita rispetto al 2014 (42,5 per cento) e che sale al 56,1 per cento tra chi dichiara di soffrire di rinite allergica tutti gli anni. Inoltre, circa il 32 per cento si affida al consiglio di uno specialista della salute, il medico o il farmacista. Il 18,6 per cento, invece, si affida a prodotti naturali, mentre soltanto il 6,8 per cento dichiara di aver fatto ricorso al vaccino.
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