Totti show in tv tra Costanzo e Fiorello
Il capitano della Roma ha parlato delle difficoltà con Spalletti. A fine stagione dirà addio, ma non farà l'allenatore. Il racconto della vita privata con Ilary Blasi
Francesco Totti fa il numero 10 anche in tv, tra l'apparizione nell'Intervista di Maurizio Costanzo di ieri sera e lo show di oggi da Fiorello. Un po' serio ma più che altro simpaticone alla sua maniera, il capitano della Roma probabilmente lascerà il calcio a fine stagione: “A giugno dovrei smettere”, dice Totti, dispiaciuto di “non giocare più tanto come cinque o dieci anni fa”, sebbene rispetti “tutte le scelte di Spalletti: lui è un bravissimo allenatore, può far vincere la Roma e serve a questa città, conosce bene l’ambiente. Io tanto sto alla fine, si deve pensare al futuro”.
Il suo, di futuro, probabilmente non sarà da tecnico. “Il calcio è la mia vita, ma non mi vedrei come allenatore. I giocatori sono uno contro trenta e sono una massa di paraculi. Ci ho pensato a questa scelta, ma caratterialmente non mi sento così sicuro. Io ancora vado al campo e mi diverto, tutti i giorni. Se andassi scoglionato alzerei il braccio, ma ancora mi diverto, pure se non gioco”. Spalletti a parte, nella sua lunga carriera Totti ha incrociato tanti grandi allenatori. “Mazzone è una gran bella persona, un uomo vero, per me è stato come un padre. Capello è il numero uno a fare una squadra competitiva per vincere”, spiega l'attaccante della Roma.
Invece “Maradona è il calcio, hanno inventato il pallone e ci hanno messo il suo nome. Messi e Cristiano Ronaldo sono due extraterrestri, dieci gradini sopra tutti. Baggio ha fatto la storia del calcio italiano, Del Piero ha vinto tutto, abbiamo condiviso un Mondiale, è un amico. Cassano è una testa matta, ma mi sono trovato con lui meglio di tutti. È libero, senza squadra, ed è un peccato, ha fatto il 50 per cento di quello che poteva fare. Se fosse rimasto a Roma avrebbe fatto quasi la mia carriera. Il mio più grande rimpianto calcistico? Non aver giocato con Ronaldo il Fenomeno e non aver vinto la Champions”.
Spazio anche alla vita privata, con la moglie Ilary Blasi in prima linea. “Quando ci siamo conosciuti lei era fidanzata. Mi ha colpito subito e ho tentato di conquistarla, ma mi ha fatto sudare parecchio: per me è stato un colpo di fulmine, per lei no. Ma quando mi metto in testa una cosa, la ottengo”, ha dichiarato Totti raccontando del primo appuntamento in cui andò a prenderla con una Ferrari e del bacio dopo il cinema. La famiglia adesso è ampia, con i tre figli Christian, Chanel e Isabel: “Ilary ha sempre voluto tanti bambini, proprio come me. Dopo aver avuto Christian è stata un po’ in difficoltà, non eravamo pronti a fare i genitori, poi pian piano abbiamo trovato le vie giuste. Con ognuno dei miei figli ho un amore diverso, e Christian è innamorato pazzo di me: mi guarda sempre e mi segue. Il quarto figlio? Tra un po’ arriva, ma deve essere maschio, altrimenti Christian mi uccide: mi ha proprio chiesto un maschio”.
La goliardia invece è stata il filo conduttore dell'Edicola Fiore di oggi, dove Totti ha riparlato dell'idea di allargare la famiglia: “Io ci lavoro, bisogna vedere che dice mia moglie”. Poi ironia a tutto tondo: “Vieni a fare il vecchio in panchina con noi” è l'invito bonario di Fiorello, al quale il giocatore della Roma ha replicato con un “tanto so' abituato...”. Si procede con il pronostico di Italia-Albania (“2-0, gol di Belotti e De Rossi”), e gli auguri a Buffon per le mille partite, traguardo che raggiungerà stasera: “Gigi è un grande, tanti auguri. A lui in carriera dieci-quindici gol li ho fatti, ma non solo alla Juve, anche quando stava al Parma… Come si segna a Buffon? Gli tiro sui cog...”, ha scherzato il capitano giallorosso.
In collegamento anche il regista Giovanni Veronesi, juventino ma estimatore di Totti: “È un grande attore”, dice Veronesi. Lo spettacolo va avanti con il collegamento telefonico con l'imitatrice Gabriella Germani, che ha interagito con Totti nelle vesti prima di Angela Merkel e poi di Virginia Raggi. Parlando con il Pompa, il benzinaio star dell’Edicola Fiore, Totti ricorda che da piccolo sognava proprio di lavorare in un pompa di benzina: “Mi piaceva l’odore e poi vedevo sempre tanti soldi nel portafogli dei benzinai...”.
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