È morto l'astrofisico Giovanni Bignami
Scienziato conosciuto in tutto il mondo, ha raggiunto grandi risultati in ambito scientifico dagli anni Settanta a oggi. Aveva 73 anni
Ieri è morto a Madrid, dove si trovava per delle attività scientifiche, l'astrofisico Giovanni Bignami. Aveva 73 anni e gli è stato fatale un malore improvviso. Nato a Desio, in provincia di Milano, il 10 aprile 1944, si era laureato in Fisica nel 1968 all'università del capoluogo lombardo. Scienziato di fama mondiale e accademico dei Lincei, Bignami ha sempre lavorato nell'ambito della ricerca spaziale, raggiungendo importanti risultati in Europa e negli Stati Uniti dagli anni Settanta a oggi.
Tra il 1988 e il 1998, fu principal investigator della missione XMM-Newton dell'Esa, l'European space agency, e negli anni ha partecipato a progettazione e costruzione di diversi satelliti. Tra i suoi più grandi successi, l'identificazione nel 1972 di Geminga, la prima stella di neutroni senza emissione radio definita “la stella che non c'è”. Dal 16 marzo 2007 al 1 agosto 2008 è stato presidente dell'Agenzia spaziale italiana. Tra il 2010 e il 2012 è stato il primo italiano a presiedere il Cospar, il Comitato per la ricerca spaziale. Dal 10 agosto 2011 al 16 ottobre 2015 ha ricoperto il ruolo di presidente dell'Inaf, l'Istituto nazionale di astrofisica. Attualmente era presidente del consiglio di amministrazione del progetto Ska e professore ordinario di Astronomia e Astrofisica allo Iuss di Pavia.
Un curriculum eccezionale che si abbinava alle sue capacità di divulgatore scientifico. Non a caso due suoi libri, “I marziani siamo noi” e “Cosa resta da scoprire”, sono stati il soggetto di due serie televisive di National Geographic e Rai Scuola ha dedicato 8 puntate al libro “Il mistero delle sette sfere”. All'interno di Superquark di Piero Angela, poi, curava la rubrica “Polvere di stelle”. Ecco perché, nonostante la sua materia fosse estremamente tecnica, era molto conosciuto e apprezzato dal grande pubblico.
A Giovanni Bignami è stato dedicato un asteroide, il 6852 Nannibignami. Dall'accademia dei Lincei nel 2004 ha ricevuto il premio quadriennale per l'Astronomia del ministero dei Beni culturali. Nel 2000 è stato nominato officier de l'Ordre national du merite della repubblica francese, mentre nell'aprile 2006 è stato nominato officier de la Legion d'honneur per meriti scientifici.
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