Reddito di inclusione, domande dal 1 dicembre. Fino a 485 euro per le famiglie
È una misura di sostegno voluta dal governo per sostenere i nuclei familiari in difficoltà. Per chi ha i requisiti, va da un minimo di 187 a un massimo di 485 euro
Dal prossimo 1 dicembre si potrà fare domanda per il Reddito di inclusione (Rei), la “misura di contrasto alla povertà” voluta dal governo. Il beneficio in denaro parte da un minimo di 187 euro per una sola persona fino al massimo di 485 euro mensili (per la precisione 5.824,80 euro l'anno) per famiglie composte da 5 o più persone. L'erogazione consiste in 12 mensilità. Sarà necessario che passino almeno 6 mesi dall'ultima erogazione per fare nuova richiesta, ancora per un massimo di 12 mesi. In prima battuta il beneficio economico è destinato alle famiglie con figli minori, disabili, donne in gravidanza a 4 mesi dal parto e over 55 disoccupati.
L'Inps fa alcune precisazioni. In una circolare si legge che il reddito di inclusione “prevede un beneficio economico erogato attraverso l’attribuzione di una carta prepagata emessa da Poste Italiane ed è subordinata alla valutazione della situazione economica e all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Il beneficio economico sarà erogato per un massimo di 18 mesi, dai quali saranno sottratte le eventuali mensilità di Sostegno per l'inclusione attiva (Sia) percepite”. Materialmente, nella carta Rei verranno caricati i soldi per fare acquisti; sarà anche possibile sfruttarla come un bancomat prelevando fino alla metà dell'importo erogato ogni mese.
La misura sarà attiva dal 1 gennaio 2018. Potranno fare domanda i nuclei familiari con Isee inferiore ai 6.000 euro, aventi un valore del patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore a 20.000 euro e un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro. La soglia può salire di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro. La domanda andrà presentata nei comuni o nei punti di accesso indicati dai comuni stessi. Gli enti locali comunicheranno tutto all'Inps entro 15 giorni. L'istituto di previdenza, poi, verificherà i requisiti entro 5 giorni. Potranno chiedere il Reddito di inclusione anche i cittadini dell'Unione europea o gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno purché risiedano in Italia in via continuativa da almeno 2 anni al momento di presentazione della domanda.
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