NON E' UN PAESE PER VECCHI

Mariarosa Mancuso

    Da tanto i fratelli Coen non giravano un film così bello, all'altezza di “Blood Simple”, di “Fargo”, del “Grande Lebowski”, di “Fratello dove sei?”, di “Barton Fink”. E' un vero peccato che lo abbiano girato forzando la mano al romanzo di Cormac Mc Carthy (Einaudi). L'apocalisse si concilia male con un cattivo tanto grottesco da strappare la risata. Ne abbiamo sentite parecchie, durante la proiezione al festival di Cannes: già avevamo il sospetto che Javier Bardem fosse sbagliato per la parte, ma eravamo pronti a mettere la lamentela in conto alla troppa passione per McCarthy, o al fatto che leggere i libri prima di vedere i film rovina il palato. Non è così. Il tremendo assassino che chiede alla gente di giocarsi la vita a testa o croce, e uccide con l'aria compressa usata per le bestie al macello, nel romanzo sta in luogo del male assoluto. E' una figura che nessuno nota, e nessuno riesce a descrivere: la scriminatura e i capelli a tendina sfoggiati da Bardem, infagottato in una tuta, hanno esattamente l'effetto contrario. Sparisce quasi completamente anche la voce dello sceriffo Bell, che commenta l'indagine e tutto il resto, consultandosi con la moglie Loretta. Su questo aspetto, sapendo che le voci fuori campo sono una sciagura per i film, non avremmo saputo dar consigli. L'unica cosa da dire sarebbe: “Fate sapere in giro che il film è liberamente tratto. Molto liberamente. Qualcuno doveva soccombere. E in questo caso sono i registi ad avere l'ultima parola”. Sceriffo Bell a parte, resta il western-thriller, girato a Marfa, Texas: gli stessi luoghi che fanno da sfondo al “Gigante” con James Dean e alle trivelle di Daniel Day-Lewis nel “Petroliere”. Un uomo trova in mezzo al nulla i resti di un feroce regolamento di conti, camioncini bruciati e cadaveri assieme un bel malloppo, e ha la pessima idea di appropriarsene. “Un piano semplice”, come nel titolo del libro di Scott Smith che racconta una storia simile, facendo a meno dello sceriffo Bell e del suo sguardo sull'umanità allo sbando, cominciato quando gli appellativi “Sir” e Madam” sono spariti dal vocabolario (il film che ne ricavò Sam Raimi è intitolato invece “Soldi sporchi”). Come finirà, ancora non si sa. Ma gli indizi non rassicurano. Meno pessimisti e più giocherelloni di McCarthy, i Coen si appropriano della violenza e lasciano la morale.