UN UOMO QUALUNQUE
Esce in un periodo sovraccarico di film belli, peccato. Tra giganti come “Non è un paese per vecchi”, “Il petroliere”, “Lo scafandro e la farfalla”, “Sweeney Todd”, “Into The Wild”, “Lontano da lei”, il film diretto da Frank A. Cappello (sceneggiatore di “Constantine”, con Keanu Reevers che va all'inferno e ritorna) rimarrà schiacciato. Batte bandiera americana, quindi non può appellarsi agli spettatori che amano vedere paesaggi spogli e attori non professionisti con lo sguardo nel vuoto. Molto americana – e impiegatizia – anche la storia raccontata. Bob Maconel lavora in una grande azienda, malamente protetto dalle mezze pareti che assicurano un minimo di privacy, oltre che un posto per appiccicare le fotografie, negli spazi aperti costruiti dagli architetti per far socializzare le mezze maniche. Depenna numeri da una lista e guarda il mondo con rancore. L'unica sua consolazione è una ballerina hawaiana in plastica, con la gonnellina svolazzante. Quando la trova a pezzi, sulla moquette, gli scendono le lacrime. A casa, parla con i pesci dell'acquario (inclini al turpiloquio). Strapazzato dai colleghi, tiene una pistola nel cassetto e un detonatore nella valigetta. Il giorno che finalmente vorrebbe usarli, dopo aver sognato a ogni intervallo pranzo il palazzo bombardato, per goffaggine si lascia scappare un proiettile di mano. Chino a cercarlo sotto la scrivania, sente qualcuno che spara. Quando si rialza, scopre che il vicino d'ufficio ha avuto la stessa idea, e lo ha preceduto di pochi minuti nella strage. E che Vanessa, l'impiegata carina da lui inutilmente concupita – come Fantozzi concupisce la signorina Silvani – giace per terra ferita. “Going postal”, dicono gli americani per indicare questo tipo di ammazzatine: i primi impiegati a dar di matto vestivano la divisa dei postini. Allora come oggi, i vicini di casa o di scrivania cercano la più vicina telecamera, affrettandosi a dichiarare: “Era tanto un bravo ragazzo, tranquillo e gentile”. Nella sua nuova posizione di eroe per caso, l'impiegato Bob viene promosso, trasferito ai piani altissimi, premiato con l'uso della macchina aziendale, invitato caldamente a visitare in ospedale la collega che gli deve la vita. La ragazza si chiama Elisha Cuthbert: nella serie tv “24” era la figlia dell'agente Jack Bauer. Qui cominciano le sorprese, che non sveleremo.
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