10.000 A.C.

Mariarosa Mancuso

    Entertainment Weekly saluta l'uscita di “10.000 A. C.” – si fa per dire, tra i mammuth e le piramidi nel film non passa neanche un anno – con la galleria fotografica intitolata “Prehistoric Hotties”: le cavernicole bellezze del cinema. Spicca su tutti il bikini di pelliccia esibito da Raquel Welch in “Un milione di anni fa”. Manca la sexy femmina delle caverne Senta Berger in “Quando le donne avevano la coda”, girato da Pasquale Festa Campanile. C'è Brendan Fraser, uomo primitivo ibernato: quando lo scongelano risulta tale e quale a uno studente universitario fricchettone (“Il mio amico scongelato” era il titolo italiano). Scopriamo che la sirena Daryl Hannah, molto prima di essere arruolata come sadica infermiera da Quentin Tarantino, si era accovacciata accanto al fuoco e aveva emesso i suoni gutturali tipici della donna di Neanderthal in “The Clan Of The Cave Bear”. I più simpatici sono Fred e Wilma-dammi-la-clava, con il loro bel divano di granito davanti al televisore di selce. I più tremendi, Ringo Starr e l'ex moglie Barbara Bach. Lui la atterra in “Caveman”, per noi “Il cavernicolo”, film che non si riesce a guardare senza ridere (definizione letta su IMDB: “pre-histerical comedy”). Camilla Belle e Steven Strait – scelti dall'apocalittico Roland Emmerich per “10.000 A. C.” – vincono su tutti. Lui sarà anche cavernicolo, ma se ne innamora a prima vista. Quando la guarda negli occhi turchesi e le promette “sarò sempre con te”, non sono solo parole: per strapparla ai cattivi che la rapiscono metterà su un'armata variopinta, spingendosi in capo al mondo allora conosciuto. Attraverserà il deserto senza cartine, sfidando tigri dai denti a sciabola e sacerdoti già corrotti (sembrano usciti da “Apocalypto”, ma qui il regista si prende un po' meno sul serio). Per non parlare dei mammuth, colpevoli di aver rallentato la lavorazione del film. Emmerich ci pensava da una quindicina d'anni. Ma il reparto effetti speciali arrancava: peli e pellicce al computer richiedono cure specialissime (per questo l'animazione ha cominciato con i giocattoli, e solo adesso è arrivata ai topi). La voce fuori campo – Omar Sharif nell'originale – conferma che già tra i primitivi c'era qualche apocalittico (“i manak si fanno vedere più tardi, è l'inizio della fine”). Tutti conoscevano la distinzione tra realtà e leggenda, e preferivano la seconda.