MARADONA BY KUSTURICA (Cannes, fuori concorso)

Mariarosa Mancuso

    Questione di stile. James Toback davanti a Mike Tyson si fa da parte, lasciando la scena al pugile. Emir Kusturica ruba la prima inquadratura, sale sul palco con la band e si fa presentare come il “Maradona del cinema”. Poi vediamo il vero Maradona in tutti i suoi stati. Con addosso una maglietta dove il nome di Bush è scritto con la svastica. Mentre mostra al serbo (ancora furente per i bombardamenti di Belgrado) un tatuaggio con Che Guevara e uno con Fidel, inneggiando a Castro che non ha rubato mai. Mentre racconta che mai stringerà la mano al principe Carlo, sporca di sangue. Rievocando gli anni napoletani, spiega che Matarrese è mafioso. Kusturica annuisce convinto su ogni luogo comune terzomondista o antijuventino. Negli intervalli, riti, ostie e rosari della chiesa di Maradona.