BABY LOVE

Mariarosa Mancuso

    Sono stufo dei nostri piccoli piaceri e delle nostre seratine, voglio un progetto per il futuro”, spiega Emmanuel al (piuttosto basito) compagno di vita Philippe. In preda a un attacco di sano buon senso, ogni tanto ne capitano, Philippe risponde: “Siamo gay, i gay non fanno bambini, è una cosa contronatura”. Per querele, rimbrotti, dichiarazioni scandalizzate dell'Arcigay rivolgersi al regista e sceneggiatore Vincent Garenq (classe 1966, ex documentarista) e in subordine a chi ha curato l'adattamento, magari in francese la frase era più leggera. Sarebbe però un passo falso: la battuta è l'unico sprazzo di scorrettezza e di non stucchevolezza in un film che celebra un sacco di cose. Primo: il desiderio di essere “Come gli altri” (il titolo originale) con un pupo da accudire. Secondo: la bellezza delle famiglie complicate, dove attorno a una culla si inteneriscono la madre surrogata, il donatore di sperma, il compagno del donatore, che ha avviato la pratica di concepimento e si scopre sterile. Terzo: l'astuzia nell'aggirare le regole, si sa che lo stato ci vorrebbe tutti infelici, con le sue regole sull'adozione e l'inseminazione artificiale. Quarto: le nonne che davanti a un nipotino perdonano tutto, tranne il matrimonio con una ragazza (“ci abbiamo messo dieci anni ad accettare la tua omosessualità e ora vieni a dirci che sposi una ragazza?”). Lo fa senza perdersi nessuna delle classiche scene da film dove un uomo bacia un altro uomo. A cominciare dal riordino della casa, in stile “Vizietto”: viene l'assistente sociale per l'adozione da single (primo tentativo di Emmanuel per coronare i suoi sogni dopo che Philippe è scappato, tra lo stupore generale “siete l'unica coppia affiatata, perché vi separate?”), e bisogna farle credere che nel passato c'è solo una ex. Niente Dalida, niente Barbara (non abbiamo capito se da qualche parte c'erano anche cd di Barbara Streisand e dvd con Judy Garland), via i quadri e le foto di maschi muscolosi, nel dubbio via anche un volume illustrato sui miti greci. Naturalmente Emmanuel fa l'amoroso pediatra, di quelli che visitano il pupo anche a domicilio nel cuore della notte. E naturalmente finirà a letto con una donna innamorata di lui. L'attore è Lambert Wilson: nelle scene più divertenti fa il casting alle coppie lesbiche per concludere un accordo sul piccino da mettere in cantiere.