YES MAN

Mariarosa Mancuso

    A parte l'azzeccatissimo "Truman Show" di Peter Weir, c'è sempre qualcosa che non quadra tra il talento di Jim Carrey e le sceneggiature o i ruoli che gli vengono proposti. Forse l'altra eccezione era "Man on The Moon" di Milos Forman, vita e precoce morte del comico Andy Kaufman, ugualmente sfasato e fuori misura (una volta si mise a leggere "Il grande Gatsby" di Francis Scott Fitzgerald, e andò avanti imperterrito anche se il pubblico rumoreggiava). Sennò è il Grinch, adorabile ma pur sempre un mostro verde che ruba il Natale, nulla per cui ti danno un Oscar. O l'aiutante di Dio nella settimana in cui Morgan Freeman si prende una vacanza. O il cattivo conte Olaf in "Lemony Snicket-Una serie di sfortunati eventi". O un film dei fratelli Farrelly, che non fanno vincere più premi di quanti ne faccia vincere la linguaccia di "The Mask". Per tacere del disastroso "Number 23" di Joel Schumacher, tanto brutto che non pare neppure dello stesso regista capace di girare un bel giallo telefonico come "Phone Booth – In linea con l'assassino". Questo poteva essere un personaggio niente male: il depresso che passa le giornate sul divano, rifiuta gli impegni e declina gli inviti, trasformato da un guru con gli occhi di Terence Stamp in un uomo che dice sempre "sì", perché "il sì è il nuovo no". Anche se la domanda, fatta dall'antipatico vicino di scrivania, suona: "Verresti questa sera a una festa in maschera, tema Harry Potter?". La storia arriva da un romanzo di Danny Wallace, uscito qualche anno fa da Mondadori, e più divertente di quanto lo sfondo new age farebbe pensare. Il film ha molte cose spassose, grazie a Jim Carrey. Ma come sempre capita attorno non c'è quasi nulla: non una storia che non sia prevedibile scena dopo scena, non un'attrice che sappia afferrare la palla e rilanciare (per esempio, come faceva Tea Léoni in "Fun With Dick and Jane"). Zooey Deschanel è molto carina, ha due magnifici occhi azzurri e l'aria ingenua, qui fa l'istruttrice di jogging fotografico (escono foto tutte tremolanti e perciò artistiche), di sera canta canzoni tremende con addosso vestiti assurdi alla Bjork. Dopo un po' viene a noia, come vengono a noia le scaramucce con la ex fidanzata che lo ha piantato, gli ha procurato la depressione, ora lo vorrebbe indietro. Provaci ancora, Jim. Prima che sia troppo tardi.