TWO LOVERS

Mariarosa Mancuso

    Serve così poco per fare un bel film. Bisogna ripeterlo, in una stagione avara di soddisfazioni. Bisogna ripeterlo e andare subito a vedere “Two Lovers” (magari anche “Frozen River” di Courtney Hunt, se ancora lo trovate in giro). James Gray, regista che non ha mai sbagliato un film, si prende una pausa dai prediletti drammi criminali e shakespereani ambientati a Brighton Beach (“Little Odessa”, “The Yards”, “I padroni della notte”) per raccontare un triangolo amoroso: un trentenne depresso, la fidanzata in casa, la bella bionda che abita nell'appartamento accanto. “Poco” significa che a un regista bravo, per mostrare lo spavento, non serve neppure la manciata di polvere evocata da T. S. Eliot nella “Terra desolata”. Bastano un paio di grucce con le camicie appena stirate, avvolte nella plastica da tintoria, che Joaquin Phoenix si trascina sul molo, assieme ai suoi cattivi pensieri. Dopo che la precedente ragazza lo ha mollato, è tornato a vivere con i suoi: una famiglia ebraica da manuale, con Isabella Rossellini nella parte della yiddische mame. Lo hanno sistemato nella cameretta dove dormiva da ragazzo, con i poster dei film visti allora, come se avesse già abbastanza motivi per mandar giù qualche psicofarmaco. Vogliono sposarlo con Sandra, anche lei figlia di lavandai, nel tentativo di costruire un piccolo impero della camicia inamidata. Purtroppo per la ragazza, si mette di mezzo Gwyneth Paltrow: troppo bella e troppo bionda per lui, abbastanza misteriosa e molto stronza già alla prima impressione. Naturalmente il giovanotto innamorato non se ne accorge: spia dalla finestra, accorre al primo sms in orari strani, raccoglie confessioni, offre una spalla per piangere. “Poco” significa che “Two Lovers” si tiene miracolosamente a distanza sia dalla commedia romantica sia dalla farsa. E' tanto realista da lasciare senza fiato. Ed è tanto vero che non abbiamo nessuno da odiare. Terzetto di protagonisti bravissimi, a cui si aggiunge Elias Koteas, l'uomo che in “Crash” di David Cronenberg metteva in scena celebri incidenti stradali. Joaquin Phoenix, presentandosi da David Letterman con barba e occhiali scuri, ha fatto sapere che questo è il suo ultimo film, ora farà solo il musicista. Se non è tutta una finta per un mockumentary alla Borat, una grandiosa uscita di scena.