I LOVE SHOPPING

Mariarosa Mancuso

    Isla Fisher tira fuori dall'armadio la comicità slapstick: da molto tempo le femmine non la praticavano più, per non sciupare trucco, pettinatura e vestiti firmati (si era esercitata in “Due single a nozze”, ninfomane abbarbicata a ogni maschio di passaggio). Nelle gag migliori, inciampa e cade (mai dalle zeppe o dai tacchi però, quelli restano sacri), viene scambiata per una cameriera e rovescia un gigantesco vassoio, combatte ai saldi per il possesso di un paio di stivali rossi, rimane impigliata con la manica del vestito, cammina ubriaca verso la cassetta delle lettere per spedire due lettere nelle buste sbagliate. Alla rivista di moda dei suoi sogni manda una sventagliata di insulti. Alla rivista che insegna la parsimonia manda un articolo sulle scarpe più costose della terra, e sul piacere che le ragazze provano facendole addebitare su cinque carte di credito diverse. Dirige la rivista modaiola Kristin Scott Thomas, che imita la stronzaggine esibita da Meryl Streep nel “Diavolo veste Prada”. Dirige la rivista di economia un bel giovanotto, miliardario in incognito come si conviene a una commedia romantica (dopo i contrattempi del caso, tra cui una fidanzata stangona, nessuno ha il minimo dubbio che vincerà la minuscola e goffa ragazza). Rebecca la fallita si guadagna una rubrica di economia, dove insegna quel che non sa fare nella vita: tenere il conto delle entrate e delle uscite, rinunciando allo shopping compulsivo e facendosi curare dal solito gruppo di supporto: peccato che “compratrice compulsiva” sia meno divertente di “shopaholic”. Siamo nel mondo, assai redditizio, di Sophie Kinsella, la scrittrice di “I love Shopping” (da Mondadori come gli spin off: “I love shopping a New York”, “I love shopping in bianco”, “I love shopping con mia sorella”, “I love shopping con il baby”). Ora è un brand tanto famoso che può avviare una seconda linea: l'ultimo romanzo – “La signora dei funerali” – lo ha voluto firmare con il suo vero nome, Madeleine Wickham. Avendo cura però di svelare subito il giochetto: e comunque si parla anche qui di carte di credito, appartenti a ricchi vedovi da rimorchiare nei cimiteri. Oltre alla rossa Isla Fisher, fidanzata nella vita di Sacha Baron Cohen, fanno la loro figura i veterani Joan Cusak e John Goodman, tirchi genitori della spendacciona, sempre in giro. Robert Stanton vorrebbe pignorare e incassa solo scuse fantasiose.