THE AMERICAN

Mariarosa Mancuso

    Chiamarlo “thriller” è una truffa commerciale, pure sfacciata. Lo scrive un critico americano, lamentando gli sbadigli procurati dall'ultimo film con George Clooney, che tra le macchinette del caffè da promuovere, la fidanzata italiana da passeggiare, le giuste cause da sposare non ha più un minuto libero per leggere un copione da cima a fondo. Eppure questo era cortissimo: i silenzi, le facce inespressive e gli sguardi nel vuoto non occupano pagine di sceneggiatura. “The American” viaggia con la nefasta etichetta di “film europeo”, aggettivo usato per non offendere quando sbadigliamo già dalla prima scena, e l'ultima ha per sfondo una processione. Vuol dire che il regista – olandese, apprendistato nei videoclip, opera prima un biopic su Ian Curtis dei Joy Division, molto lodato e a noi sempre sfuggito, non sarà questo il momento per tentare il ricupero – riesce a far sembrare noiose anche le sparatorie. Non fa niente se i conti non tornano, se un'auto e una moto si scontrano nelle stradine di un paesello abruzzese facendo un paio di vittime, e nessuno esce in strada (o almeno sbircia da dietro le tendine) per guardare l'incidente. Clooney fa l'americano misterioso che dopo una missione in Svezia finita male arriva a Roma Termini e trova sul binario una cabina telefonica lustra e funzionante. Dovendo nascondersi, sceglie un pittoresco paesino dove un tipo come lui (sempre parole rubate, ma dir meglio è difficile) “passerebbe inosservato come Lady Gaga in un bowling di provincia”. Infatti lo notano subito il prete Paolo Bonacelli (che si presenta come una spia dilettante, promette tutta la verità sull'Abruzzo, aggiunge banalità sul male) e la puttana Violante Placido. Una, per capire il tipo, che esce dal portone con l'aria da brava ragazza, saluta i vicini, timbra il cartellino in una casa d'appuntamenti dove l'unica musica da scopata sono le canzoni di Patty Pravo. Il guerriero al bordello non riposa, così diamo un'altra occhiatina alle chiappe di George dopo “Solaris”. Il resto dei muscoli e dei tatuaggi sarà reso noto alle spettatrici durante la mezz'oretta di ginnastica mattutina che il killer fa per tenersi in forma. Nel resto del tempo si diletta con silenziatori e armi di precisione, da vendere a una bella spia. Si riconoscono al bar perché entrambi girano con gli occhiali neri quando il sole non c'è.