I PINGUINI DI MR POPPER

Mariarosa Mancuso

    "Perché odio i pinguini (al cinema)”. E' un articolo di Helen O'Hara su Empire, gelida vendetta sulla moda che iniziò con “La marcia dei pinguini” di Luc Jacquet. Definitiva dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che la natura non ama l'armonia pastorale, e neppure somiglia all'Eden verdeggiante degli ecologi. Al contrario: è tutto un faticare per trovare un po' di cibo, darsi da fare per aggiudicarsi una compagna, patire il freddo e gli stenti per tenere al caldo il maledetto uovo mentre impazza la tempesta di ghiaccio, digiunare fino a che una lunga marcia conduce nuovamente al cibo, imboccare il pinguinetto, avviato da grande alla stessa trafila. Helen O'Hara ha anche da ridire sul pinguinino stonato e ballerino di tip tap in “Happy Feet” (un po' meno sul pinguino surfista di “Surf's Up”, niente sui pinguini aviatori di “Madagascar”, la ragazza pare cattiva ma ha un cuore cinefilo). Carica la mitragliatrice per sparare su “I pinguini di Mr Popper”, commedia familiare con Jim Carrey diretta da Mark Waters. Il più sfortunato, in quanto a copioni, attore comico del cinema americano, e il regista che debuttò con “La casa del sì” (bella commedia nera con Parker Posey che si faceva chiamare Jackie O' e girava vestita con il tailleur rosa di Jacqueline Kennedy a Dallas). Rinunciando a un po' di indipendenza, ha diretto “Mean Girls”, per buttarsi poi su commedie romantiche (“Se solo fosse vero” e “La rivolta delle ex”), e fantasy (“Le cronache di Spiderwick”) di seconda linea. La nemica dei pinguini spara sulla trama, per cominciare. Il bambino trascurato dal padre sempre in giro per il mondo, che da grande si separa dalla moglie e trascura i figli. Lo ricondurranno agli affetti familiari e al successo professionale sei pinguini che scacazzano nel suo appartamento di New York tutto acciaio e vetri. E spara sull'attore, che pinguineggia ballando il tip tap con le bestiole, pesantemente ritoccate al computer (amiamo Jim Carrey, ma c'è un limite a tutto). Il primo pinguino – il puzzone Stinky – viene sistemato nella vasca con i cubetti di ghiaccio, quando Mr Popper torna a casa il bagno intero è un parco giochi acquatico. Quando non si danno allo sport e alla devastazione di suppellettili,  le bestiole si divertono un sacco a guardare i film di Charlie Chaplin. Solo per incalliti pinguinomani.