IL PRIMO BACIO
Pensavamo di non rivederlo mai più. Non in sala, perlomeno. Ci eravamo ridotti a raccontare di tanto in tanto, con un po' di nostalgia, la battuta migliore del film. Quella che serve a mandare lo spettatore al cinema dopo aver raccontato: ci sono due adolescenti brutti e brufolosi a caccia di ragazze, ma non somiglia a “Il tempo delle mele” (meno zuccheri) e neppure ad “American Pie” (meno grassi). A un certo punto il quattordicenne sfigato guarda la compagna di classe che gli piace con aria sognante, e le sussurra: “Hai gli occhi blu come l'anatra wc”. E' un complimento, ovvio. Come è un complimento il tormentone amoroso di South Park: Stan che vomita quando la ragazzina Wendy gli rivolge la parola (mica possiamo portarci nel Tremila la solita storia delle farfalline nello stomaco, basta). “Les beaux gosses” era il titolo originale, quando il film fu presentato a Cannes, sezione Quinzaine des réalisateurs, nel lontano 2009 (per dire: Francesco Rutelli era ancora nel suo periodo “cicciobello” e i giornali francesi traducevano l'appellativo proprio con beau gosse”). Dato che in Italia non mancano adolescenti, si potrebbe sperare prima o poi in qualcosa di simile anche nel nostro cinema, visto che si tratta di un'opera prima scritta e diretta da Riad Sattouf, parigino di origine siriana: gente che studia e s'impegna, prima di decidere “sottraggo le mie braccia all'agricoltura”. In Francia, paese che venera la bande dessinée e dedica una sezione di Les Inrockuptibles ai romanzi disegnati, il poco più che trentenne disegnatore satirico è noto ai lettori di Charlie Hebdo per le sue strisce sugli adolescenti servite da motore per il film. Un altro suo personaggio (da rispolverare dopo che “maschi” per bocca di Nichi Vendola è diventato un insulto) si chiama invece Pascal Brutal, sulla rivista “Fluide glacial”: l'unico a coltivare la maschilità in una Francia futura post Sarkozy (il primo volume ha per sottotitolo “La nouvelle virilité”, lo pubblicherà in italiano Bao Publishing, mentre un altro fumetto di Sattouf intitolato “La mia circoncisione” era uscito da Feltrinelli). “Il primo bacio” del titolo viene provato e riprovato sbavando sullo specchio del bagno. La mamma single non bussa mai e si impiccia, ricevendo quel tipo di risposte che fanno diventare ricchi gli psicoanalisti.
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