
MADAGASCAR 3 – RICERCATI IN EUROPA
Un po' avrà contato la crisi di astinenza. Siamo il paese del sole e del mare, ma tre mesi senza cinema sono duri da reggere (e da quando l'aria condizionata ce l'hanno tutti, neanche la frescura delle sale attira più). Ovvio che quando arriva un titolo appetibile come “Madagascar 3” gli spettatori si precipitano, e per non dar troppo nell'occhio usano i ragazzini come scusa. Gli incassi record del primo giorno – un milione e mezzo di euro lo scorso mercoledì, il 70 per cento in più di “Kung Fu Panda 2” e quasi il 25 per cento in più rispetto all ultimo “Shrek” – sono strameritati. “Madagascar” era partito un po' in sordina, raccontando le smanie avventurose del leone Alex, della zebra Marty, della giraffa Melman, dell'ippopotamo Gloria. Stanchi di star chiusi allo zoo di New York, sognavano una scampagnata nel selvaggio Connecticut. Finiscono invece in Africa, dove scoprono che leoni e altri animali nella savana ce n'è tanti, e in fondo le gabbie non sono poi male: ti nutrono e ti applaudono a intervalli regolari. Non sarà una vita genuina, ma come nel “Truman Show” o in “Matrix” è molto meglio della dura realtà. “Madagascar 2” aveva i pinguini costruttori d'aeroplani, come nel “Volo della Fenice” di Robert Aldrich, con James Stewart e Peter Finch. Anche un po' mascalzoni: quando finalmente l'aereo decolla grazie a una supercatapulta, lasciano a terra i quattro quadrupedi, e assieme a Julian re dei lemuri (nell'originale doppiato da Sacha Baron Cohen) se ne vanno a Montecarlo per spassarsela al casinò. I nostri li seguono con maschera e pinne. Inseguiti, a loro volta dal terribile Capitano Chantal DuBois, femmina in tailleur e rossetto spietata come un Terminator che canta “Je ne regrette rien” (voce originale di Frances McDormand, la moglie pompiera di Sean Penn in “This Must Be The Place” di Paolo Sorrentino). Il secondo film era più divertente del primo, e il terzo li batte tutti. Grazie alle new entry come il leone marino Stefano con collaretta tricolore, la giaguara Gia, la tigre russa che dirige il circo che farà da nascondiglio, una meravigliosa orsa con gonnellino rosa e triciclo che fa innamorare il cinico Julien. Alla sceneggiatura ha collaborato Noah Baumbach, al suo secondo film di animazione dopo “Fantastic Mr Fox” diretto da Wes Anderson. Lo spettacolo, ispirato al Cirque du Soleil, va visto in 3D.


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