VOICES

Mariarosa Mancuso

    Altro esempio di traduzione cinematografica dall'inglese all'inglese buono per la lista che da tempo andiamo compilando (assieme a un campionario di svarioni dal titolo provvisorio “Badisco e ribadisco”: niente romanzo nel cassetto, meno che mai poesie). L'originale era “Pitch Perfect”, nel senso della giusta intonazione. Vale quando si canta e quando si scrivono certi dialoghi perfettamente sintonizzati con il mondo là fuori. Lavoro che richiede molta fatica, molti rifacimenti e molti tagli, cosi come il canto a cappella richiede ore di prove. Non serve il dizionario musicale: è la categoria “Gruppi” di X Factor, gente che fa cover senza accompagnarsi con gli strumenti. Qui cominciano con la sigla dello studio Universal che produce il film. Continuano vincendo tutte le gare, mentre il gruppo femminile dello stesso college cerca di ostacolarli. Titolo e collocazione in palinsesto – il numero delle uscite settimanali in sala è ormai ridicolo, sembra di consultare la lista dei film in tv – non rendono giustizia a una commedia divertente in stile “Glee”. Basterebbe l'arrivo al college e la presa di possesso delle camere. Anna Kendrick (era accanto a George Clooney in “Tra le nuvole” di Jason Reitman, si portava dietro una valigia da neofita delle mille miglia) ha una compagna di stanza coreana che non spiccica parola. Skylar Astin divide l'alloggio con un nerd maniaco di “Star Wars”, illusionista nel tempo che la passione numero uno lascia libero. “Nerd alert” è l'avvertimento più frequante, ai gazebo delle attività extra-scolastiche. Anna Kendrick e la magnifica grassona Rebel Wilson – coinquilina stronza in “Le amiche della sposa”, sposina in “The Wedding Party”, lesbica non troppo convinta in “Tre uomini e una pecora” – cominciano a cantare con le ragazze. La cicciona arriva dalla Tasmania, ha una voce meravigliosa, e volendo sa esibirsi nel “ballo della sirena”. Più difficile rispettare l'allenamento aerobico e il divieto di amoreggiare con il coro rivale. Bei numeri musicali, autoironia spinta al massimo. Nelle gare di improvvisazione c'è la categoria “canzoni rovinate da “Glee'”. Tra i giudici di gara, una magnifica e sguaiata Elizabeth Banks, che commenta le prestazioni canore e riferisce i brividi provati al cospetto di certi maschi. La stessa attrice dava il via ai giochi mortali tra adolescenti in “Hunger Games”.