
STARBUCK – 533 FIGLI E NON SAPERLO
Andiamo a memoria, non sempre affidabile. Ma il film doveva essere “Forget Paris”, diretto nel 1995 da Billy Crystal: un tentativo di bissare l'irripetibile successo di “Harry, ti presento Sally…” (Nora Ephron, quanto ci manchi). C'era un vasetto di sperma ritirato alla clinica della fertilità, il premuroso Billy Crystal lo sistemava nel sedile dell'auto accanto al suo, legandolo con la cintura di sicurezza (lo guardava amorevolmente, anche, immaginandolo già abbastanza grande per giocare a calcio). Quasi vent'anni dopo, dal Québec, arriva questa commedia su un inseminatore seriale. Va detto a sua scusante che il giovanotto ha bisogno di soldi, il lavoro da macellaio non rende moltissimo (come alternativa, la coltura idroponica di canapa indiana; compra talmente tanti manuali che il commesso chiede: vuole anche le cartine?). E va detto – non a scusante di nessuno – che per un anno alla clinica l'assortimento era scarso (non spiegano il perché e neppure lo vogliamo sapere). A tutte le inseminande veniva fornito un campione della stessa materia prima. Cosicché il nostro eroe, a cui la fidanzata ha appena confidato di essere incinta, si ritrova padre di 533 figli. Questa è la cattiva notizia. La buona è che soltanto 142 hanno aderito alla class action contro di lui. La clinica protegge l'anonimato del donatore. Gli consegna però un dossier con foto, indirizzo, hobby e passioni dei suoi figlioli in schiera. Il titolo viene da un toro olandese di razza Holstein particolarmente versato. La commedia ha battuto ogni record d'incassi in Québec, ed è tanto piaciuta a Steven Spielberg che ne ha messo in cantiere un remake firmato Dreamworks, con Vince Vaughn protagonista (perfetto). Da non far vedere a Valeria Bruni Tedeschi, che nel suo ultimo film – “Un château en Italie”, speriamo esca presto perché è divertentissimo – fa una scena isterica al reparto inseminazione artificiale. Le hanno messo il braccialetto sbagliato, e lei teme che facciano confusione anche con le siringhe.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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