X-MEN - GIORNI DI UN FUTURO PASSATO

Mariarosa Mancuso

    Parte da lontano l'ultimo film di Bryan Singer, il settimo nella saga del guerrafondaio Magneto e di Xavier il pacifista. Fa testo una tesi di laurea discussa a Cambridge. C'era l'uomo di Neanderthal, e c'era il cugino mutante che conosciamo come homo sapiens. Il secondo ebbe il sopravvento sul primo, che nella notte dei tempi ne sottovalutò le potenzialità. Torna in mente Vladimir Nabokov, che ai suoi studenti della Cornell University spiegava così l'origine del romanzo: “La letteratura non è nata il giorno in cui un ragazzo, gridando al lupo al lupo, uscì di corsa dalla valle di Neanderthal con un gran lupo grigio alle calcagna; è nata il giorno in cui un ragazzo arrivò gridando al lupo al lupo e non c'erano lupi dietro di lui”. Tornano in mente due romanzi sull'evoluzione, entrambi meno seriosi dei fumetti Marvel: “Il più grande uomo scimmia del pleistocene”, scritto da Roy Lewis, e “Prima di Adamo”, firmato Jack London (cavernicoli che scoprono il fuoco e vietano di sposare le sorelle, mentre lo zio tradizionalista rifiuta di scendere dall'albero). Il sorpasso sta per succedere di nuovo, avverte in “Giorni di un futuro passato” lo scienziato Bolivar Trask – Peter Dinklage in libera uscita da “Game of Thrones” con ciuffo e occhiali alla “American Hustle”, correva l'anno 1973: “Ora però gli uomini di Neanderthal siamo noi”. I politici americani ascoltano distratti. Pensano siano più minacciosi i comunisti, non credono al ruolo dei mutanti nella crisi dei missili a Cuba (noi invece sappiamo tutto per aver visto “X-Men: L'inizio”, e per aver consultato il sito www.25moments.com, che lancia il film elencando 25 crisi mondiali in cui i supereroi mutanti hanno messo lo zampino). A nulla serve l'audace paragone che Bolivar Trask tira fuori come un asso dalla manica: “State sottovalutando l'avversario, come nella guerra del Vietnam. Perderete entrambe le battaglie”. Prologo assai faticoso, che giustifica gli sforzi di Ellen Page – nel film, Kitty Pride – per spedire nel passato Wolverine. Una piccola modifica agli anni ‘70, e nel 2023 i mutanti (assieme agli umani schierati dalla loro parte) non saranno più minacciati da certi robot detti Sentinelle. Il danno lo aveva combinato Mistica – Jennifer Lawrence dipinta di blu – ammazzando Bolivar Trask. Dopo i titoli di coda, ormai è un vizio, un anticipo del prossimo capitolo tra egizi e piramidi in costruzione.