
ROMPICAPO A NEW YORK
Dodici anni fa, in “L’appartamento spagnolo”, vivevano a Barcellona, vedevano gente e facevano cose, si innamoravano e si tradivano. Romain Duris – sa passare dal pianista-gangster di “Tutti i battiti del mio cuore” al padrone della ditta e allenatore della dattilografa per i campionati mondiali di velocità in “Populaire” – era Xavier. A Parigi lo attendeva un buon lavoro al ministero delle Finanze (le raccomandazioni di papà servono sempre). Serviva una specializzazione in più e la padronanza dello spagnolo (a dispetto dei professori che tengono le lezioni in catalano). Xavier aveva lasciato a Parigi la fidanzata Martine: l’attrice Audrey Tautou, allora reduce dal grande sucesso di “Il fantastico mondo di Amélie”. Aveva conosciuto Isabelle-Cécile De France, da qui in avanti “l’amica lesbica”, e una certa Wendy che all’inizio di “Rompicapo a New York” – terzo film della saga diretta da Cédric Klapisch – è sua moglie e la madre dei suoi due figli. Ma allora perché lo vediamo cambiarsi di fretta in un bagno pubblico, assieme ai due ragazzini? E perché li vediamo correre tutti e tre a un matrimonio cinese, dove Xavier è lo sposo, i figli fanno i paggetti, e uno degli invitati ha un occhio nero? E’ questo il “Rompicapo a New York”, “Casse-tête Chinois” in originale, la maggior parte del film è ambientato a Chinatown. Sarebbe “scatole cinesi”, se vogliamo trattare i modi di dire con il rispetto dovuto. Klapisch ha azzeccato tre titoli che dicono più di quel che sembra: Per “auberge espagnole” i francesi intendono un albergo dove se vuoi una cosa la devi portare da casa – e non si può raccontare meglio un appartamento condiviso da studenti. Per “Bambole russe”, il titolo del secondo film, universalmente intendiamo le matrioske. A incasinare le scatole cinesi, un favore chiesto dall’amica lesbica. Roba da niente, pensa lei, che assieme alla fidanzata cinese Ju vorrebbe un figlio. Non da un anonimo donatore di seme, proprio da Xavier. Dopo un breve tira e molla, l’ex studente di economia nel frattempo diventato romanziere si ritrova nella stanzetta con riviste e video porno. La moglie Wendy non la prende bene, e parte con un ricco americano portandosi via i figli. Equivoci, split screen, inserti a fumetti, occhio attentissimo alle dinamiche e ai litigi di coppia. Cédric Klapisch è sempre molto bravo e i suoi personaggi sempre pasticcioni.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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