INSIEME PER FORZA
Primi appuntamenti disastrosi. Ne hanno uno James Gandolfini e Julia Louis-Dreyfus in “Non dico altro” con Nicole Holofcener. Il ristorante ha la musica a palla, l’orecchio non è più quello di un tempo, non bastasse i due divorziati parlano sottovoce per timidezza (e perché sono fuori allenamento, da tempo non fanno vita sociale). Però loro la mettono sul ridere – lei di più, poi le toccherà sopportare un invito al brunch domenicale dove il corteggiatore si presenta in tuta, con la patta aperta, un paio di orribili sandali ortopedici (appena lei si leva le scarpe e si massaggia i piedi, a Gandolfini viene un attacco di fastidio per l’intimità non desiderata: “colpa di mia madre che aveva piedi orribili”, si giustifica). Adam Sandler e Drew Barrymore si incontrano al ristorante per un appuntamento al buio. Lui guarda le tette delle cameriere e ordina gamberetti piccantissimi, da spegnere con la birra. Lei ha una baby sitter in seria difficoltà con i bambini rimasti a casa. Va a finire che si rivedranno in circostanze obbligate – in questo caso, una vacanza africana con la figliolanza - e finiranno per piacersi? Lo sospettiamo fin dal titolo, pigro come il resto del film. A nulla servono i ragazzini simmetricamente disposti per riempire i buchi. Due figlie per lui (che si comportano come maschiacci) e due figli per lei (che sentono gravemente la mancanza di una figura paterna: neanche Massimo Recalcati sarebbe riuscito a immaginare qualcosa di più banale). Segue il solito inno alle famiglie ricomposte, come se nessuno mai avesse visto (per citare un solo titolo del filone) “Appuntamento sotto il letto” di Melville Shavelson, anno 1968. Il titolo originale – “Yours, Mine and Ours” – allude agli otto figli di Lucille Ball e ai dieci figli di Henry Fonda, vedovi e vogliosi di mettere su una piccola caserma. Ricostituito - con pezzi da “Tre uomini e una culla” e “Una notte da leoni”, lasciando le cuciture ben visibili – anche “Babysitting” di Nicolas Benamou e Philippe Lacheau. La babysitter ha dato buca, il genitore fa subentrare il primo venuto: un dipendente che proprio quella sera aveva organizzato la festa per i suoi 30 anni. All’alba, arriva una telefonata della polizia. L’adulto è scomparso, il ragazzino pure, la casa è in condizioni disastrose. Fortuna che la telecamera di sorveglianza ha registrato tutto.
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