MAI COSI VICINI

Mariarosa Mancuso

Commedie del “remarriage”. Eran le trame con i coniugi litigiosi in zona divorzio: lei si trovava un altro fidanzato, il marito non si levava di mezzo e guerreggiava con il terzo incomodo, la coppia si ricostituiva nella scena finale. Gli attori di riferimento erano James Stewart e Cary Grant, si giravano negli anni d’oro di Hollywood, quando il pubblico del cinema era più giovane di adesso. Con “Voglia di tenerezza”, “Qualcosa è cambiato”, “Tutto può succedere” abbiamo visto entrare in scena un’altra forma di “remarriage”, con signore e signori più maturi per protagonisti. Segni particolari: caratteraccio e voglia di brontolare per lui (che di solito è Jack Nicholson); amarezza e rassegnazione per lei. In “Mai così vicini”, diretto da Rob Reiner venticinque anni dopo “Harry, ti presento Sally...”, sono Michael Douglas e Diane Keaton. Lui fa l’agente immobiliare, è rimasto vedovo, vorrebbe vendere la sua villa prima di ritirarsi. Chiede otto milioni di dollari e tratta male i clienti che chiedono sconti, dopo aver messo sulla mensola del caminetto una finta foto di famiglia rispettosa delle etnie: nera con i neri, cinese con i cinesi che in realtà sono vietnamiti e seccatissimi lo fanno notare. Lei faceva l’attrice, non ha figli, ora canta in un localino canzoni strappalacrime. Tutto ben apparecchiato perché dopo novanta minuti di scontri e battute velenose capiscano che sono fatti l’uno per l’altra. Complice una nipotina, lasciata dal figlio di lui che sta per andare in galera. Quindi si presenta da papà chiedendo aiuto e infrangendo la regola che si è dato: “mi faccio vivo in famiglia quando qualcuno muore oppure ogni dieci anni” (scopriamo poi che al funerale della madre il giovanotto era tanto ubriaco da crollare per terra, e anche la madre della piccina su quel fronte è pochissimo affidabile). Si sente la mancanza di Nora Ephron: una sceneggiatrice capace di inventarsi la scena “Voglio anch’io quel che ha ordinato la signora” non si trova a ogni angolo di strada. Supplisce Mark Andrus, cinico quanto basta. “Ho venduto case più vecchie e malandate di te” (Michael Douglas, quando si sforza di fare un complimento a Diane Keaton). “Una volta avevo un cane che mi metteva il muso tra le gambe, e mi sembrava più romantico di te” (Diane Keaton, quando Michael Douglas cerca maldestramente di farsi perdonare una mancanza di riguardo).

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