KIKI & I SEGRETI DEL SESSO
Lo fanno strano, forse non da categoria di YouPorn, e neanche da classificazione di Krafft-Ebing. Sicuramente più strano di Claudia Gerini e Carlo Verdone, Jessica e Ivano nel film “Viaggio di nozze”. Siamo dalle parti di Monsieur de Clérambault, psichiatra francese che all’inizio del 900 studiò la passione erotica delle donne per la seta (“Il tocco crudele” è il titolo del libro, lo pubblica Mimesis, mentre per sindrome di Clérambault si intendono gli amori non ricambiati: al cinema il modello è “Adele H” di François Truffaut con Isabelle Adjani). Paco Leon si inoltra sulla strada tracciata un dì da Pedro Almodovar (abbandonata dal regista di “Tutto sua mia madre” per raggiunti limiti di ispirazione, da qui “Julieta”, dove restano solo i colori pop) e chiama l’attrazione per i tessuti efefilia. Sembra più uno strano insetto come la drosofila, volgarmente detta moscerino della frutta, e lo stesso vale per le altre perversioni in scena: “dacrifilia” (passione erotica per le lacrime), “arpaxofilia” (smania che prende quando si viene derubati, non aggrediti – abbiamo controllato – ma proprio derubati), “dendrofilia” (c’entrano gli alberi), e la più rassicurante e facilmente praticabile sonnofilia (basta che l’altro si addormenti). Non è che il film parli solo di api e insetti, ci sono pratiche più interessanti per il comune spettatore, raccontate attraverso cinque coppie. Non tutte attraenti, purtroppo, a dispetto dell’ironia che il regista sfodera ogni volta che se ne presenta l’occasione – una telefonata erotica tradotta nel linguaggio dei segni. Anche quando l’occasione non si presenta (la serva che per tacere sulle attività notturne del marito – la consorte è debitamente drogata – ottiene un paio di tette nuove a soli mille euro). La Spagna, da qualche anno, sembra specializzata in film horror oppure pecorecci, sempre con gran successo di pubblico. Anche “Kiki & i segreti del sesso” ha fatto grandi incassi, tra un orgasmo in chiesa durante un funerale, e una ragazza che arrotonda vendendo le sue mutande usate. Viene in mente la battuta del comico Saverio Raimondo su YouPorn: “Ho visto tutto YouPorn, alla fine si sposano”. O lo sconsiglio di Lord Chesterfield al figliolo, negli anni 50 del 700: “La posizione è ridicola, l’atto ripetitivo, il piacere effimero”.
Il Foglio sportivo - in corpore sano