Perché andare a vedere Assassinio sull'Orient Express
Quello che c'è da sapere sul film di Kenneth Branagh, con Kenneth Branagh, Michelle Pfeiffer, Johnny Depp, Judy Dench
"Diventerete tutti notai!” diceva Eugene Ionesco ai contestatori del ’68. Pur conoscendo la regola generale, il caso particolare di Kenneth Branagh ugualmente stupisce. Ragazzo prodigio del teatro shakespeariano, a trent’anni fu acclamato come il nuovo Laurence Olivier. Passato al cinema, innestò un brividino nel celebre “essere o non essere” (mille volte parodiato, e straziato da ogni aspirante attore in cerca di un testo per l’esame di ammissione). Il suo Amleto si interrogava sull’esistenza mentre la sua Ofelia – Kate Winslet – lo ascoltava nascosta in un armadio (non è monologo, se ci sono a portata altre orecchie, oltre agli spettatori). Il notariato di Kenneth Branagh tira giù dallo scaffale Agatha Christie, e di tutti i romanzi di Agatha Christie il più accademico, e di tutti gli investigatori di Agatha Christie il più antipatico: il belga Hercule Poirot. Prologo a Gerusalemme – per gli spettatori ignari di tutto: del film che Sidney Lumet girò nel 1974 con il meglio degli attori hollywoodiani e del finale che per i primi lettori e spettatori fu una sorpresona. Ignari del carattere di Poirot, preciso e maniacale nel suo bisogno di simmetria: odia le cravatte storte, le uova bollite più di quattro minuti, se pesta una merda con il piede sinistro la pesta anche con il destro. Kenneth Branagh aggiunge un paio di baffi posticci così enormi e svirgolati che la troupe li aveva ribattezzati “il tasso”. E dunque tutti a bordo dell’Orient Express, da Costantinopoli a Parigi, sprofondati nelle poltroncine della carrozza ristorante e negli scompartimenti illuminati dalle lampade art déco. Con l’istitutrice che spiega l’importanza della geografia – i miei studenti potrebbero perdersi nel mondo. E la vedova allegra Michelle Pfeiffer. “Non volevo mancarle di rispetto” si scusa Poirot. “Potrebbe almeno provarci”, risponde lei, a ribadire l’epoca remota e la ricerca di un marito da spennare. Johnny Depp ha in faccia il tassametro che va alla rovescia: per i soldi che mi avete dato, recito altri cinque minuti al massimo. Lo ammazzano, il treno si blocca per una tempesta di neve, tutto è artefatto come il baffo di Poirot.