La casa dei libri

di Isabel Coixet, con Emily Mortimer, Patricia Clarkson, James Lance, Bill Nighy

Mariarosa Mancuso

Il film adatto a chi non concepisce altro che i libri di carta. Chi almeno concepisce la possibilità del Kindle si divertirà invece con “Non-fiction” di Olivier Assayas, in anteprima al Milano Film Festival che si è aperto ieri a Milano (speriamo esca presto, è perfido e acuto, spietato contro gli scrittori che raccontano i fatti propri mascherandoli appena). Ma qui siamo alla fine degli anni Cinquanta, un una cittadina costiera britannica. La vedova di guerra Emily Mortimer (di mezza età, secondo il romanzo di Penelope Fitzgerald da cui il film è tratto, l’attrice ha 46 anni, meno male che la regista è femmina) vuole aprire una libreria, per una promessa fatta al marito. Ma nel Suffolk i libri sono considerati pericolosi: succedeva, quando si leggevano in solitudine invece di fotografarli e costituirsi in comunità, dopo aver snobbato i titoli in classifica. Figuriamoci lo scandalo, quando sugli scaffali appare “Lolita” di Vladimir Nabokov, già le dame avevano da ridire sulla fantascienza di Ray Bradbury. Bravissimi, al solito, Bill Nighy e Patricia Clarkson: l’aiutante e la nemica, siamo in una favola, con i libri a far da bacchetta magica.

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