L'uomo fedele
La recensione del film di Louis Garrel, con Louis Garrel, Laetitia Casta, Lily-Rose Depp, Joseph Engel
Figlio d’arte, il padre è il regista Philippe Garrel, il nonno era l’attore Maurice Garrel. Attrice anche la mamma Brigitte Sy, attrice la sorella Esther Garrel. Pure Jean-Pierre Léaud come padrino di battesimo. Louis Garrel ha una carriera tracciata: debuttò a sei anni nel film diretto dal genitore “Les Baisers de secours”. La tradizione familiare si intreccia con la noia e la rarefazione dei film francesi in bianco e nero, dove i tradimenti non sono un dramma (e dove si sprecano le giacche di velluto, le belle donne intense & tormentate, le professioni intellettuali). Sempre un po’ di ‘68 francese, nel film di papà “Les amants réguliers”, in “Dreamers” di Bernardo Bertolucci, in “Il mio Godard” di Michel Hazanavicius, dove l’ultimo paladino del cinema incomprensibile per partito preso non fa una gran figura (cose che riescono solo a un outsider, estraneo al salotto buono dei cineasti parigini). In “L’uomo fedele”, una piccola svolta. Garrel figlio sembra un allievo diligente che ha studiato i film di Valeria Bruni Tedeschi, sua fidanzata fino a qualche anno fa (le circostanze sono romanzate nell’ultimo film della regista, “I villeggianti”: litigi, telefonate affannose, il fedifrago che rivela l’identità della nuova fiamma, indicando con lo sguardo il manifesto con una modella seminuda). Bene l’applicazione, sciaguratamente manca del tutto l’autoironia, se uno non ce l’ha non se la può dare. Prima attrice è la nuova fidanzata (nella vita) Laetitia Casta, che in apertura del film annuncia: “Sono incinta, ma il figlio non è tuo”. I due vivevano insieme, lei aveva un fidanzato numero due, di nome Paul, decide di sposarlo dopo un anno e più di bigamia. Nella parte del tradito, Louis Garrel. Per garantire un minimo di intreccio, arriva Lily-Rose Depp, nella vita figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis. Sullo schermo, scarsa di presenza e talento. Si mette di mezzo (era cotta di Garrel fin da piccola) quando alla morte di Paul il tradito torna con Laetitia Casta. Lei dice “vai pure, prova”, per complicare la faccenda. Tutti raccontano il loro punto di vista, con voce fuori campo. Pochi spunti comici, e molte passioni tiepide.
Politicamente corretto e panettone