Sarah & Saleem – Là dove nulla è possibile
La recensione del film di Muayad Alayam, con Adeeh Safadi, Sivane Kretchner, Rebecca Telhami
Tranquilli, non sono proprio il Romeo e la Giulietta di cui abbiamo letto in certe recensioni o interviste che sdegnano il cinema a favore del messaggio. E il messaggio sarebbe: guardate questi due sventurati, vorrebbero solo consumare in pace la loro passione adulterina, e invece per gli accidenti della geopolitica tutto finisce in un gigantesco pasticcio. Ai registi e agli sceneggiatori chiediamo trame più articolate della confusione regnante nella vita, costruite su personaggi interessanti. Gente che si comporta in maniera sensata (o per lo meno non idiota, licenza concessa solo ai film horror dove la gente va in cantina – si sentivano rumori strani – e la porta a scatto prontamente la trasforma in una cella).
Saleem, palestinese, vive a Gerusalemme est, e con il suo camioncino fa le consegne nei bar di Gerusalemme ovest. Lì vive Sarah e, quando capita, i due amoreggiano nel furgone. Saleem ha anche un secondo lavoro, diciamo così, da contrabbandiere. Durante una consegna porta Sarah con sé a Betlemme, entrambi sono sposati, il tempo per vedersi è poco. Lei con un militare in carriera che la costringe ad aprire e chiudere i suoi locali (ma cosa farà in mezzo al deserto, luogo della più recente promozione?). Lui ha una moglie incinta e un cognato impiccione. Nello sconfinamento Sarah non dovrebbe uscire dal camioncino, con la portiera che si chiude impedendo il ritorno al nascondiglio. Né dovrebbe cercare rifugio in un bar dove si fa abbordare e scoppia la rissa.
La catena di imprudenze – che serve al regista per lanciare il suo messaggio, altro motivo non c’è, e gli amanti clandestini sono figurine senza spessore – attira l’attenzione dei servizi segreti palestinesi. Per rimediare all’imprudenza, altra mossa poco saggia: il cognato ricco chiede aiuto alla resistenza palestinese, che fa passare Saleem per un agente sotto copertura. E via di assurdità, perché il messaggio non è ancora stato trasmesso fino in fondo e bisogna aggiungere la solita chiosa. Sono le donne che salveranno il mondo, anche in una situazione intricata e imbarazzante fanno comunella cercando con buon senso di risolvere la situazione.
Politicamente corretto e panettone