Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn
Di Cathy Yan, con Margot Robbie, Ewan McGregor (acquistabile su Apple Tv, YouTube, Google Play, Tim Vision, Chili, Rakuten Tv, PlayStation Store, Microsoft Film & Tv. Noleggio disponibile dal 4 giugno su Sky Primafila, Infinity e VVVVID)
“Wonder Woman” sta sola al comando. Harley Quinn non va tanto bene, se avete superato l’età delle treccine. Per cominciare, nasce malissimo. Da psichiatra, al manicomio di Gotham City si innamora del paziente (in senso clinico) Joker e fuggono insieme. In “Suicide Squad” si butta nella cisterna di rifiuti tossici che ha sfigurato il suo bello, “sempre insieme, cicatrice tua e cicatrice mia”. Mossa idiota, lui l’ha sfruttata per tornare libero e fare il male a piacer suo. La ex psichiatra reagisce con la furia che le donne abbandonate avevano ai tempi di Milton (“Non c’è inferno che regga il confronto”, scriveva il poeta nel Seicento, e già prima Medea non aveva cercato il dialogo). Per quieto vivere e protezione, l’Arlecchina finge che con Joker non sia mai finita. Sappiamo tutto questo dai titoli di testa, in animazione e molto divertenti. Lo saranno anche le schede segnaletiche dei cattivi che via via entrano in scena, a Gotham City la gente come Batman salva il mondo e i cattivi come Black Mask-Ewan McGregor hanno parecchio tempo libero. La regista Cathy Yan – prima asiatica a dirigere un film di supereroi, per le statistiche – e la sceneggiatrice Christina Hodson sono state scelte dalla produttrice e protagonista Margot Robbie. I codini le stanno bene, le calze a rete pure, scambia teneri baci con la sua iena di compagnia. Trama scarsa, suppliscono altre signore con i superpoteri: una spacca i vetri quando canta, l’altra infilza i cattivi con la balestra.