Il Financial Times bastona la sinistra che odia Israele

Giulio Meotti
Un articolo da ritagliare e spedire a tutti quegli intellettuali, quei giornalisti, quegli scrittori, quegli accademici che da anni, ogni giorno, in Italia e all’estero, demonizzano lo stato ebraico. La brava e bella gente di sinistra che ritiene naturale, persino giusto, che Israele incassi le offese al proprio territorio e alla propria gente.

Sul Financial Times, il grande storico Simon Schama, un liberal d’establishment, mica ha scherzato. Scrive che “il problema della sinistra con gli ebrei ha una storia lunga e infelice” e che “la critica delle politiche del governo israeliano si è trasformato in un rifiuto del diritto di Israele a esistere”. Si chiede Schama: “Perché è molto più facile odiare gli ebrei? L’antisemitismo non è stato causato dal sionismo; è esattamente il contrario”.

 

Un articolo da ritagliare e spedire a tutti quegli intellettuali, quei giornalisti, quegli scrittori, quegli accademici che da anni, ogni giorno, in Italia e all’estero, demonizzano lo stato ebraico. La brava e bella gente di sinistra che ritiene naturale, persino giusto, che Israele incassi le offese al proprio territorio e alla propria gente. Mettono su persino liste di proscrizione degli accademici israeliani. Un appello di professori italiani è arrivato a 328 firme. Per usare la definizione che August Babel diede dell’antisemitismo, appoggiare i nemici di Israele a tutti i costi è il nuovo “socialismo degli idioti”.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.