Il Financial Times bastona la sinistra che odia Israele
Sul Financial Times, il grande storico Simon Schama, un liberal d’establishment, mica ha scherzato. Scrive che “il problema della sinistra con gli ebrei ha una storia lunga e infelice” e che “la critica delle politiche del governo israeliano si è trasformato in un rifiuto del diritto di Israele a esistere”. Si chiede Schama: “Perché è molto più facile odiare gli ebrei? L’antisemitismo non è stato causato dal sionismo; è esattamente il contrario”.
Un articolo da ritagliare e spedire a tutti quegli intellettuali, quei giornalisti, quegli scrittori, quegli accademici che da anni, ogni giorno, in Italia e all’estero, demonizzano lo stato ebraico. La brava e bella gente di sinistra che ritiene naturale, persino giusto, che Israele incassi le offese al proprio territorio e alla propria gente. Mettono su persino liste di proscrizione degli accademici israeliani. Un appello di professori italiani è arrivato a 328 firme. Per usare la definizione che August Babel diede dell’antisemitismo, appoggiare i nemici di Israele a tutti i costi è il nuovo “socialismo degli idioti”.
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