Il Papa: "Difendere la famiglia, lì si gioca il nostro futuro"
Philadelphia. E’ sera a Philadelphia quando il Papa, scortato da due ali di folla, raggiunge il Benjamin Franklin Parkway per la festa delle famiglie guidata dal palco da Mark Wahlberg e la veglia di preghiera. Francesco, dopo aver ascoltato le testimonianze di diverse famiglie, l’esibizione di The Fray, Aretha Franklin e Andre Bocelli, riflette su “uno dei misteri più belli del cristianesimo”, la famiglia. Parla a braccio, abbandonando il testo preparato in precedenza. Mentre le famiglie testimoniavano la loro esperienza di fede, il Papa prendeva appunti, seguendo la traduzione in spagnolo.
Così, ha preferito partire dal racconto di un aneddoto risalente ad anni prima, quando un bambino gli chiese cosa facesse Dio prima di creare il mondo. “Dio amava, perché Dio è amore. E il suo amore era grande a tal punto che non era egoista e decise di creare il mondo”. Un mondo che “noi stiamo distruggendo”. Il Papa ha poi citato la Genesi, con il peccato originale, “un errore” che non ha comportato l’allontanamento di Dio dall’uomo e la donna: “Non li ha lasciati soli, ha camminato con l’umanità fino al momento di dare il dono d’amore più grande, suo figlio. E dove lo ha mandato? In una famiglia!”. Una famiglia “che aveva le porte aperte all’amore”.
Il Pontefice, comunque, non ha negato l’esistenza dei problemi quotidiani che vive una famiglia, anche perché – con una battuta – ha detto: "Qualcuno di voi potrebbe dire 'Padre, lei parla così perché non è sposato'". Come già affermato in altre circostanze, Francesco ha sottolineato le difficoltà: “A volte volano i piatti, i bambini fanno venire il mal di testa e non voglio parlare delle suocere! Nella famiglia ci sono sempre croci. Ma dopo la croce c’è la resurrezione. La famiglia – ha chiosato – è una fabbrica di speranza, una fabbrica di speranza, di vita e di resurrezione”. Nella famiglia "ci sono difficoltà, ma le difficoltà si superano con l'amore. L'odio non supera alcuna difficoltà". Ed è per questo che bisogna "curare la famiglia, difendere la famiglia, perché è lì che si gioca il nostro futuro".
[**Video_box_2**]Nel testo preparato in precedenza, il Papa aveva scritto che “è sempre un regalo poter ascoltare le famiglie condividere le loro esperienze di vita; tocca il cuore. Sentiamo che ci parlano di cose veramente personali e uniche, ma che in una certa misura ci riguardano tutti”. Gesù, poi, ha detto, “non è stato uno scapolone, tutto il contrario. Egli ha sposato la Chiesa, l’ha fatta suo popolo. Si è speso per quelli che ama dando tutto se stesso perché la sua sposa, la Chiesa, l’ha fatta suo popolo”. Spendersi per amore, però, “Non è di per sé una cosa facile. Come è stato per il Maestro – ha osservato Francesco – ci sono momenti in cui questo spendersi passa attraverso situazioni di croce. Momenti in cui sembra che tutto diventi difficile. Penso a tanti genitori, tante famiglie a cui manca il lavoro, o hanno un lavoro senza diritti che diventa un vero calvario. Questo sacrificio per procurarsi il pane quotidiano”.
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