La forma è quella del decreto legge, la sostanza quella di un annuncio. Acrobazie giuridiche del Governo giallo-verde
Il decreto legge del 4 aprile è stato approvato “salvo intese”, non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale e non ha prodotto nessun effetto giuridico
Anche coloro che non hanno approfondito gli studi di filosofia ricorderanno il famoso sillogismo aristotelico secondo il quale se “Tutti gli uomini sono mortali” e se “Socrate è uomo”, allora "Socrate è mortale."
Il sillogismo è uno strumento dell’argomentazione utilizzato anche (e sopratutto) in ambito giuridico, cosicchè se “Il cartello divieto di sosta consente di multare chi parcheggia dove il segnale è installato” e se “Tizio ha parcheggiato dove è collocato il cartello stradale”, allora “Tizio dovrà essere multato”.
Il Governo del cambiamento, tuttavia, ha dimostrato di non avere sufficiente dimestichezza con la semplicità del ragionamento sillogistico, sopratutto allorché ha manifestato la volontà d’utilizzare lo strumento del decreto legge.
Come è noto, infatti, l’articolo 77 della Costituzione repubblicana qualifica il decreto legge come l’atto avente forza di legge ordinaria che può essere adottato dal Governo, sotto la sua responsabilità, esclusivamente in casi straordinari di necessità ed urgenza e che l’esecutivo deve presentare il giorno stesso della sua approvazione alla Camere per la conseguente approvazione.
L’articolo 15 della legge n. 400/1988 prevede, inoltre, che il decreto legge debba contenere misure d’immediata applicazione e necessita di tempestiva pubblicazione, senza ulteriori adempimenti, nella Gazzetta Ufficiale subito dopo la sua emanazione.
E’ accaduto, però, che giovedì 4 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introdurrebbe misure urgenti per la crescita economica e che, tuttavia, non contiene norme d’immediata applicazione (sarebbe stato approvato salvo intese), non risulta pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo ben dieci giorni dalla sua adozione e non è stato ancora presentato al Parlamento.
Utilizzando i canoni del sillogismo aristotelico possiamo concludere che, se “il decreto legge è uno strumento eccezionale che il Governo può utilizzare per fare fronte ad una situazione di straordinaria necessità ed urgenza e che deve contenere norme d’immediata applicazione ed essere tempestivamente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale” e se “il Governo approva un testo la cui efficacia è subordinata a future intese e la cui pubblicazione è rinviata a data da destinarsi”, allora “l'Esecutivo nella seduta del 4 aprile 2019 ha approvato la diffusione, a mezzo stampa, di un annuncio programmatico buono per riempire le pagine dei giornali e non certo un decreto legge.”