Sempre meno italiani si vaccinano, ok, ma di chi è la colpa?
La punta massima della vaccinazione antinfluenzale l’Italia l’ha raggiunta nella stagione epidemica 2009-2010. E già non era gran che, col suo 19,6 per cento: neppure un italiano vaccinato su cinque. Nell’ultima stagione influenzale, quella appena trascorsa del 2014-2015, la copertura vaccinale è scesa al 13,6 per cento, quasi un terzo di vaccinati persi nel giro di cinque anni. In soldoni (e soldoni veri, non per modo di dire) quasi 4 milioni di vaccinati – e di vaccini – in meno. Né si può credere che tutta la ragione della caduta stia nell’allarme scattato alla fine di novembre dello scorso anno per la vicenda delle morti sospette seguite a vaccinazioni col vaccino Fluad della Novartis, poi assolto da ogni sospetto. Intanto perché l’allarme scattò a vaccinazione quasi conclusa e poi perché era in corso da anni una crisi della vaccinazione.
Ora, di fronte a dati di questo tenore occorre una riflessione vera, che non può certo fermarsi alla considerazione delle tipologie di quanti non si vaccinano – descritti di volta in volta come paleolitici fuori tempo massimo o snob new age un po’ fumati – o delle accuse antiscientifiche ai vaccini che circolano in rete. Scordiamoci che siano tutti un branco di sempliciotti e/o di vanesi convinti del complottismo delle multinazionali del farmaco, quelli che rifiutano i vaccini per sé e i propri figli. Di questo passo, e con queste argomentazioni, la crisi dei vaccini è destinata a peggiorare. Non c’è una sola vaccinazione in salute, quale più quale meno la flessione riguarda tutte le vaccinazioni.
[**Video_box_2**]Lo scetticismo verso i vaccini lambisce, e nel caso del vaccino antinfluenzale colpisce in pieno, le schiere dei medici di base, quelli che dovrebbero convincere i propri assistiti a vaccinarsi. Ed ecco, allora, la modesta proposta che mi sento di avanzare alla ministra Beatrice Lorenzin. In Italia abbiamo da una parte l’Istituto superiore di sanità, dall’altra una buona rete di medici sentinella. Gli epidemiologi del primo non avranno difficoltà a disegnare un’indagine epidemiologica caso-controllo che i secondi (sono 1.500, ne bastano non più di un quinto) possono svolgere praticamente a costo zero. Per fare cosa? Per accertare sul campo l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale e chiudere così una polemica infinita. Non siamo forse in tempi di valutazione?
Il Foglio sportivo - in corpore sano