Allegri e gli allenatori iracondi
I bianconeri vincono in Italia da cinque anni consecutivi. Nessuno che siede su quella panchina ha più diritto di fare come Conte che a ogni battuta d’arresto se la prendeva con la qualunque
La Juventus gioca male, anzi malissimo e giustamente perde, e con chi si incazza Allegri? Non con se stesso, in fondo se tanti e così costosi talenti non capiscono da soli che è d’uopo allargarsi e non buttarsi a capo fitto nell’imbuto, delle due l’una, o il maestro spiega male o i giocatori sono scecchi, in entrambi i casi la colpa è di chi comanda e dispone la formazione. No, se la prende con il quarto uomo perché è fiscale con lui e accondiscendente con l’allenatore avversario: è così alterato che se non fosse per il total-black e i capini di sartoria lo si direbbe pronto alla rissa alla livornese. I bianconeri vincono in Italia da cinque anni consecutivi. Nessuno che siede su quella panchina ha più diritto di fare come Conte che a ogni battuta d’arresto se la prendeva con la qualunque, il troppo caldo, il troppo freddo, le fatiche del viaggio, gli infortuni, il terreno allentato o troppo duro, un chiagne e fotti peggio di quello di Mazzarri che almeno si è sempre limitato a chiagnere. Quel Conte là inconsapevolmente copiava Mourinho, fu il filosofo di Setubal, e non Ferguson, non Ancelotti, non Guardiola, non Spalletti, non Klopp, a inaugurare il vezzo di colpire a lato per distogliere l’attenzione dal campo. Recentemente sia Conte che Mourinho sembrano cambiati. Il primo da quando allena in Inghilterra è diventato quasi umile, Mou da parte sua dopo una serie di sconfitte ha capito “e come è duro calle eccetera eccetera”. Il suo Manchester United stava prendendo una sberla dolorosa proprio dal Chelsea di Conte e l’esagitato italiano a grandi gesti incitava i tifosi. A fine partita Mou gli sibila all’orecchio che si può fare se il risultato è in bilico non se stai 4 a 0 a pochi minuti alla fine, in questo contesto è umiliante per gli avversari e per il loro allenatore. Da allora Conte sembra più saggio. Anche Allegri si calmi perciò, un po’ di stile non fa mai male. Nemmeno al calcio.
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