Quel testo inedito di Angelo Giuseppe Roncalli
Il cardinale Loris Capovilla ha pubblicato un testo inedito di Angelo Giuseppe Roncalli per la festa dell’Addolorata del settembre 1915. Il futuro Giovanni XXIII era allora cappellano militare, e scriveva: “Oggi il dolore ci circonda da ogni parte. Torna vera la frase di Pericle sulle vittime della guerra del Peloponneso: ‘l’anno ha perduto la sua primavera’.” Ancora una volta, don Loris dedica al suo Papa il ricordo di un centenario, alla vigilia dei propri cent’anni, che saranno compiuti il prossimo 14 ottobre. Rivolto a papa Giovanni, ricorda: “Avete saputo mantenervi in ascolto costante delle voci arcane del cielo e della terra, più lieto di apprendere che di insegnare, al punto di apparire debole quando altri venivano giudicati forti, inesperto quando altri sfoggiavano risultati sensazionali; propenso a frammischiarvi ai vostri fratelli, senza calcolati indugi, nonostante un mal inteso prestigio suggerisse ad alcuni l’erezione di transenne divisorie”. Di sé, don Loris dice questa biografia meravigliosa: “Arrivato sin qua, non ho avventure strepitose da raccontare, tranne l’incontro con voi”. E scrive alla fine: “Santo Padre, mi commiato da voi memore di quando per darmi la buona notte mi posavate la mano sul capo, come un Padre al figlio”.
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