Sull'incontro tra Renzi e Abadi e la diga di Mosul

Adriano Sofri
Avendo scritto qua delle opposizioni irachene all'intervento italiano – sia tecnico che militare – per la manutenzione e il presidio della diga di Mosul, e dei ritardi nell'accordo, registro quello che se ne è detto al termine dell'incontro romano fra Matteo Renzi e il presidente iracheno Al Abadi,

    Avendo scritto qua delle opposizioni irachene all’intervento italiano – sia tecnico che militare – per la manutenzione e il presidio della diga di Mosul, e dei ritardi nell’accordo, registro quello che se ne è detto al termine dell’incontro romano fra Matteo Renzi e il presidente iracheno Al Abadi, come riferisce l’Unità. Secondo Al Abadi, “la diga di Mosul rappresenta una questione molto importante per noi perché garantisce l’acqua dell’area. Il periodo nel quale è stata sotto il controllo di Daesh ha avuto un impatto negativo sui lavori di manutenzione e ora serve un intervento di ripristino. Grazie all’Italia per il suo impegno con un’azienda che è leader nel mondo”. Quanto a Renzi: “Abbiamo parlato dei prossimi lavori di consolidamento della diga di Mosul, che sono assegnati alla italiana Trevi, leader mondiale nel settore. I due governi collaboreranno insieme per la sicurezza dell’area in chiave difensiva. Ne avevamo già parlato con Obama e siamo convinti di poter fare un ottimo lavoro con gli amici del governo iracheno in logica di totale condivisione e collaborazione”.