Una radio a Baghdad negli anni Cinquanta

Adriano Sofri
Nel 1957 il signor Kader, padre del mio amico Lokman, che era emigrato a Baghdad per fare fortuna e l’aveva fatta, portò nel suo villaggio curdo, dalle parti di Gwer, la prima radio.

Nel 1957 il signor Kader, padre del mio amico Lokman, che era emigrato a Baghdad per fare fortuna e l’aveva fatta, portò nel suo villaggio curdo, dalle parti di Gwer, la prima radio. La fece ascoltare a tutti, e tutti restarono sbalorditi e ammirati, e gli chiedevano dov’era nascosto quello di cui sentivano la voce, o quelli che facevano la musica… Tutti tranne suo padre, il nonno di Lokman, che la trovava una vera pazzia.

 

Si fece dire da suo figlio esattamente quanto l’aveva pagata, e risultò che era il prezzo di due mucche. Era così indignato che nessuna giustificazione riusciva a placarlo, e a un certo punto si fece dare la radio, prese un secchio, mise la radio sopra il secchio e cominciò a mungerla. “Ecco -disse- ora vediamo quanto formaggio fai con questo latte!”.

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