La città di Srebrenica 20 anni dopo la fine della guerra nella Ex-Yugoslavia (foto LaPresse)

Per distruggere la leggenda di Mladic in Serbia non basta la condanna dell'Aia

Adriano Sofri

Forse ci aspettavamo troppo, confidando che fossero sufficienti le prove e i fatti, i cimiteri e i testimoni. Ma il "boia dei Balcani" rimane un eroe per troppi 

Com’era inevitabile, Ratko Mladic è stato condannato per genocidio. Srebrenica è oggi un comune amministrato da un sindaco serbo, appartenente a quella repubblica serbista che lo rivendica, il genocidio. Copio qui un commento pubblicato alla vigilia della sentenza dalla psichiatra e scrittrice Irfanka Pasagic (sull’attività sua e dell’associazione Adopt Srebrenica consultate il sito della Fondazione Langer):

  
“Domani al Tribunale dell'Aja verrà emessa la sentenza contro Ratko Mladic, comandante dell'esercito della Repubblica Srpska, accusato dei crimini più gravi, tra cui genocidio, terrore contro i civili, presa in ostaggio di appartententi alle forze di pace dell'ONU... Purtroppo la sentenza non ridurrà il dolore dei sopravvissuti perché mancherà ancora, fuori dal tribunale, la condanna del male che ha fatto. Continueranno a glorificarlo come un eroe, come stanno facendo anche in questi giorni. I media in Serbia sono sommersi di testi sul generale Mladic, sul Tribunale dell’Aja come un tribunale antiserbo, ma da nessuna parte vengono menzionati i crimini per i quali è processato. La fondazione del Tribunale dell’Aja era necessaria e il suo lavoro è stato particolarmente prezioso: purtroppo non si è tradotto sensibilmente nel confronto con il passato e nella pacificazione.       

L’ampia documentazione che ha raccolto a custodia della verità ha confermato che non ci sono impunibili, ha provato la portata dei crimini. Ci aspettavamo di più. Forse ci aspettavamo troppo, confidando che le prove e i fatti, i cimiteri e i testimoni, bastassero per far riconoscere il crimine ed esprimere almeno un po’ di compassione per le vittime. Ma dichiarazioni come queste di Milorad Dodik, presidente della Repubblica Serba, non lasciano sperare che ciò avvenga presto: “Quale che sia la sentenza, abbiamo tutti la sensazione che si resti nell’ambito di quanto abbiamo visto finora contro i Serbi. Ratko Mladic rimarrà una leggenda per il popolo serbo. Un uomo che ha messo tutte le sue capacità professionali e umane al servizio della difesa e della libertà del popolo serbo ovunque esso si trovi. Un uomo il quale ha comandato l’esercito che ha difeso la libertà del nostro popolo e ha fatto sì che si costruisse la Repubblica Serba”.

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