Natale e Capodanno in galera (con diserzione)
Anche quest’anno molti militanti del partito radicale hanno consegnato panettoni in carcere
Anche quest’anno molti militanti del partito radicale hanno trascorso il Natale e il Capodanno nelle galere. Che Dio li benedica e che gli altri ascoltino i loro racconti sulla condizione in cui hanno trovato le grotte la paglia e gli angeli custodi. Anch’io ho una piccola storia. A ogni Natale i miei amici e io portiamo i panettoni ai detenuti del carcere di Pisa. Quest’anno ero stato via per mesi, il carcere pisano aveva avuto una conduzione ostile, forse sto diventando più indifferente, fatto sta che ho evitato di farmi vivo coi miei amici anche solo per salutarli e far loro gli auguri per il timore che auguri e saluti sembrassero il pretesto per ricostringerli ai panettoni. Però me ne vergognavo e, appena passato Natale, stavo per scrivere una piccola posta per spiegare, o almeno ammettere, di aver rotto la tradizione. E’ stato allora che mi ha telefonato Michele e mi ha detto allegro: “Missione compiuta”. Erano andati a visitare il carcere e consegnare 300 panettoni, quest’anno regalati dall’Unicoop, trasportati in un furgone della Caritas e così via. Sicché i giornali locali hanno scritto: “Anche quest’anno Adriano Sofri, Michele Battini, Paolo Fontanelli, eccetera, hanno regalato ai detenuti…”. Non è vero, io ero il disertore.