Immagine tratta da YouTube

Quei ragazzi arrestati e in ginocchio in Francia e qualche domanda sul peggior potere

Adriano Sofri

Alla vigilia della quarta manifestazione dei gilet gialli, 151 liceali, tra i quali molti minorenni, sono stati arrestati a Mantes-la-Jolie

Dal punto di vista del potere – il peggiore – si può retrocedere platealmente davanti alla rivolta popolare, o si può picchiare sodo sulle sue teste. Non si possono fare le due cose insieme. Comunque vada questo sabato pronosticato fatale, le immagini del venerdì hanno, almeno ai miei occhi, chiuso la partita.

 

Leggo dichiarazioni di autorità: come avrebbero potuto altrimenti, dicono, 70 poliziotti calmare 153 ragazzi? Solo così, dunque: in ginocchio, con le mani incrociate dietro la testa, tenuti a bada dalle armi. Quei ragazzi hanno avuto una bella lezione. Qualcuno starà calmo, in futuro. Altri se ne vendicheranno.

 

Non si umilia impunemente un adolescente, a Bolzaneto o in Palestina e figuriamoci in Francia. Mi chiedo che differenza ci sia fra me e un prefetto francese (domanda plausibile, ricordate Ionesco? “Domani tutti notai”). Almeno una: io mi ricordo di essere stato ragazzo. Non credo che mi sarei messo in ginocchio con le mani incrociate dietro la testa. Non si può mai dire, ma credo di no.

 

Ultima domanda: che cosa avrebbero fatto quei poliziotti in assetto di guerra a un ragazzo che si fosse rifiutato di inginocchiarsi, in Francia, alla fine del 2018?

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