Trump, quel vecchio bambinone scemo
Nei suoi tweet sull'Iran il presidente americano dice di volere porre fine al paese, non semplicemente al suo regime
Il mondo, cioè tutti noi, deve decidere che conto fare di Donald Trump e dei suoi tweet: se prenderli sul serio, se considerarli come facezie di un vecchio bambino scemo, o, terza ipotesi, considerarli facezie di un vecchio bambino scemo da prendere sul serio. Misurare la distanza tra un tweet e una guerra mondiale. Domenica Trump ha twittato: “If Iran wants to fight, that will be the official end of Iran. Never threaten the United States again!”, “se l’Iran vuole battersi, quella sarà la fine ufficiale dell’Iran. Non minacciate un’altra volta gli Stati Uniti!”.
If Iran wants to fight, that will be the official end of Iran. Never threaten the United States again!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 19, 2019
Trump aveva un paio di giorni prima detto di non volere la guerra con l’Iran; gli avevano chiesto se la guerra con l’Iran ci sarebbe stata e aveva risposto: “Spero di no”. Prima ancora, gli avevano chiesto se fosse vero che gli Stati Uniti avessero mobilitato 120 mila militari in vista di un’operazione contro l’Iran e aveva smentito, aggiungendo che caso mai ne avrebbe mobilitati fottutamente di più, e così via.
Che cosa è successo prima del tweet di domenica? Non sappiamo se gli siano pervenuti rapporti segreti. Sappiamo che domenica un razzo è stato sparato contro la Zona Verde di Baghdad ed è caduto, senza fare vittime, nelle vicinanze dell’ambasciata americana, del resto già evacuata tranne il personale di emergenza. Episodio provocatorio, ma del tutto inadeguato a motivare il tweet devastante. Che servano a spiegarlo avvenimenti estranei, non so, il successo della candidatura di Biden, non saprei valutare. Sta di fatto che la frase di Trump aggiunge qualcosa alle iperboli da spaccone cui ci ha abituato (non è vero, io non mi sono affatto abituato), come la proverbiale “Fuoco e furia”. Trump parla della fine dell’Iran: non del regime iraniano, dell’Iran. Somiglia troppo alle formule oscene che il regime iraniano impiega a proposito di Israele, da cancellare dalla faccia della terra. Il capo di un paese democratico non può pronunciare una minaccia simile, naturalmente. Nemmeno Trump, quel vecchio bambinone scemo.