“Perché luomo ha ggidere luomo?” La lettera di zio Carmelo ai giovani dell'avvenire
Anno 1937. Una toccante missiva intercettata dalla censura fascista e scritta da uno zio emigrato a suo nipote riflette sul ruolo dei giovani nella società
Avevo trovato all’Archivio Centrale questa lettera, intercettata dalla censura fascista, indirizzata da uno zio Carmelo, emigrato in Francia, a suo nipote Antonio, studente a Catania, e l’avevo letta ad Andrea Camilleri.
Vitry 9 maggio 1937
Caro nipoti. Il zio Antonio da Toulon mi a trasmesso le tuoi lettere e le lettere dei tuoi sorelle, dovi ho presola vostra situazioni conomica e morali.
Pure mi ha tramesso le tuoi fotografi che a mio turno ni ho dato una al zio Nunzio e che tutti siamo rimasti contenti e sopresi di come tu sei fatto grande e ribusto? Di tempo era disediroso aver vostri novelli, dovi la praneta, di 14 anni ci ha privato il nostro avvicinamento, puri privi di corrispondenza, per qual grimini? peril crimini di andare iramico per guadagnari un pezzo di pani più fagili e meno duro! Chi domina la Madre patria non avrà i figli licitimi di la patria, che in campio di darli pani, paci e lavoro li dona la morti miseria e prevazioni… Tu caro nipoti, capisci che lessere umano à diritto alla vita? al benessere alarmonia a lapaci ed a la fraternizzazione di tutti lesseri viventi chi è che non ama luomo? è il tigri, la belva firogi, il salvaggio il nomano, che per natura è criminali…
Perché luomo ha ggidere luomo? per una farsa idologia creta de una tegoria creminali, per interesse di una casta di paresiti criminali che dominano i paesi, di lumanità… Voi giovani che lavenire visorride che doveti rapresentari lumanità i tempi sono rivati, di la liberazione e la fratirnizzazioni dei popoli e prezzi dei tiranni… I parisiti anno ragioni di afamari i produttori de tutti le recchezze terrestri, che luomo è prodotto e produci per farni uno stromento di carneficina… La farsaluggia patriotarda a porta il Crimini, luomo a luomo, lodio luomo a luomo, il fruttamento, luomo a luomo e la miseriae scavità del lessere umano. Avoi giovani, essere umano, a voi lavenire umanitario a voi il compito, per la fraternità di tutti la pressi lavoratrici contro la casta a pressori afamatrici e vostri criminali, per la paci, per il pani e per il lavoro, per la fraternita dei popoli fratelli, Pagi, Lavoro, Liberta e Fraternita.
Per la fari la sposizioni ambiamo, tempo tutto lanno del 37 speriamo che lautorita teririlasciano il passaporto. In caso di ostacoli, per il tuo servizio militare possono venire una dai tuoi sorelle; il zio Carmelo non è tirchio è gumano, ama tutti i figli de lessere gumano senza distinzioni, di colori di razza di idologia ho di nazionalita, al contralio sarò riglglioso vedervi, abbragiarvi; e se io potrembi venire culà a vedervi tutti abbragiarvi tutti qual felicità e ricchezza sarembi per zio Carmelo?
Se la casta che dominano mi anno prevato, dal 1905 la madre patria e di voi cari tutti speci del 1922 perché il zio non sia renduto al tirania ed a la miseria. Non importano i miei sofirenze da anni soffirenze morali e materiali, la forza è la nostra. La ragioni è la nostra. La verità è la nostra, di chi vivi del lavoro di tutti i materi, e noi vengeremo con lapogio di voi tutti di culà che sofriti di tutto. Li armi sono ai nostri mani, non lilasciremo fino che non ambiamoaquistato, e limberato tutti i popoli, a prezzi dei castri spiculatori, di carneficina di guerre capitalisti. Devo scrivere ancora naltra lettera termino con la pluma e non con il cuori e lafetto, abragiandovi con afetto a tutti voi, e tu al tuo turno fai i vegi nostri di qui tutti anostri tutti al paesi.
Tuo zio Carmelo.