Piccola Posta
Gorilla e ranger, minacciati insieme di estinzione
Un’ennesima imboscata di miliziani che infestano il territorio orientale della Repubblica democratica del Congo ha ucciso 6 ranger, custodi del Parco nazionale di Virunga
Domenica un’ennesima imboscata di miliziani, nome generico delle bande armate che infestano il territorio orientale della Repubblica democratica del Congo, in questo caso bande locali Mai-mai, ha ucciso 6 ranger, custodi del Parco nazionale di Virunga. L’agguato è avvenuto nella zona centrale del Parco, fra le località di Nyamilima e Niamitwitwi. La direzione del parco ha commemorato le vittime pubblicandone i nomi: Burhani Abdou Surumwe, 30 anni, Kamate Mundunaenda Alexis, 25, Maneno Katafghalirwa Reagan, 27, Kibanja Bashekere Eric, 28, Paluku Budoyi Innocent, 28, Nzabonimpa Ntamakiriro Prince, 27.
Il parco, il primo in Africa, dal 1925, si trova nella provincia del Nord Kivu. E’ soprattutto celebre come il più importante santuario dei gorilla di montagna, il cui numero è cresciuto di qualche centinaio grazie alla protezione dei 689 ranger. Ma la sua disgrazia è di ospitare altri tesori animali e vegetali, e risorse naturali sulle quali si accanisce l’avidità di animali umani di rango infimo o ingente, spesso i primi al servizio, avanguardie feroci e disperate, degli interessi dei secondi.
Al confine coi parchi del Ruanda e dell’Uganda, il Virunga è teatro delle scorrerie di bande che ignorano le frontiere. Bruciare la foresta per cavarne legno da ardere e carbone è la pratica più comune, assieme al bracconaggio. L’avidità maggiore riguarda i beni minerari, e soprattutto le prospezioni petrolifere, condotte spesso con la complicità dei poteri centrali e di “opinioni” sulla compatibilità con la protezione della natura.
Sia la fauna che i guardiani e in generale il personale del parco sono bersagli di intimidazioni e tentate corruzioni, o di attacchi omicidi. Sono avvenuti anche sequestri di turisti a scopo di riscatto. In un venticinquennio poco meno di 200 guardaparchi, uomini e donne, sono stati uccisi nelle incursioni armate, e il parco ha dovuto restare chiuso per lunghissimi periodi, come nel 2018. Minacciati insieme di estinzione, i grandi gorilla dal dorso argentato e i ranger umani impiegati a loro protezione, da parte di altri umani, quelli della specie minacciosa di estinzione.