Piccola posta
Niente è più contagioso del ridicolo
La farsa in cui si sono consumati gli ultimi atti del Conte bis rischia di travolgere anche il governo nascente
Restituendo una considerazione al contegno, di Mario Draghi (e del resto di Sergio Mattarella) si dirà senz’altro che è persona seria. Non sarebbe granché, a definire un uomo (o una donna) in altri tempi, ma in questi fa un certo spicco. Ebbene, il rischio maggiore che incombe sull’esperienza nascente e piuttosto ultimativa di Mario Draghi è, mi pare, di essere toccato, investito e infine travolto dal ridicolo. Criteri apolitici, direte: ma no, la politica, almeno quella che merita di chiamarsi così, non c’è. Il ridicolo invece dilaga, è un fondo comune e ininterrotto, e sempre più spesso compie degli agguati estremi, di quelli che scoppierebbero Ercole e Anteo in un colpo solo.
Il governo precedente si è consumato nella farsa. Il tavolino, Casalino. Non passo ora senza arrovellarmi su Ciampolillo, l’uomo venuto dal buio che disse: “Non mi dispiacerebbe l’Agricoltura” – e stavano per dargliela. E adesso, pover’uomo? E quelli che stavano davvero per dargliela, l’Agricoltura? Del resto, a loro chi gliel’aveva dato, quello che avevano? Ecco, la serietà di Draghi appare imperturbabile, questione di portamento, abbigliamento, intonazione, fisionomia, questione di silenzio. Il silenzio soprattutto: non c’è persona più seria di Buster Keaton. Ma anche a tacere tenacemente, e a non andare oltre un sorriso educato, come è possibile uscire illesi dalle buffonerie stremate di Grillo? Dall’adescamento di minorati della piattaforma Rousseau? Dalla faccia di Crimi, già gerarca minore, che balbetta: E’ successo così all’improvviso, ho risposto d’istinto…? (Crimi era perfino umanamente fratello, con tutte quelle freccette conficcate addosso). Dalle intemerate stridule di Travaglio – un dibattista minore? Dall’equitazione di Salvini: Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo? Già l’annuncio del gran ministero della transizione ecologica confidato al (benemerito) Wwf era un attentato indiretto alla serietà personale, un contrappunto al quesito Rousseau.
C’è una cospirazione oggettiva e micidiale, anni di situazione disperata ma non seria. Niente è più contagioso del ridicolo, niente più micidiale.