piccola posta
Il silenzio dei media sul congresso dei Verdi
Si è tenuto lo scorso fine settimana a Chianciano nella disattenzione generale. Ma considerate le alluvioni che hanno colpito il centro Europa (e la difficoltà nel separarle dal cambiamento climatico), gli ambientalisti torneranno al centro della scena anche in Italia
La tragica enormità delle alluvioni che hanno travolto la Germania e colpito duramente Belgio, Paesi Bassi, Svizzera, ci commuove e ci sorprende, perché siamo abituati alla fragilità del nostro territorio e delle nostre risorse di fronte al maltempo e immaginiamo al contrario un’efficacia lungimirante in quei paesi. E il disastro è avvenuto immediatamente a ridosso di date politiche cruciali come la presentazione delle proposte sul green deal europeo, o l’annuncio della fine delle auto a benzina e diesel dal 2035: in tempo perché un buon numero dei viventi lo veda.
E’ difficile separare un tal disastro dal cambiamento climatico, nelle convinzioni della gran maggioranza degli scienziati e tanto più nella sensazione delle persone comuni. In Germania i Verdi, com’era giusto, hanno accantonato ogni considerazione politica in nome dell’urgenza del soccorso. Ma il disastro avrà un peso forte, e forse decisivo, sulle elezioni federali di fine settembre. E in Italia? Nello scorso fine settimana si era tenuto a Chianciano il congresso, presentato come di fondazione, dei Verdi con un certo numero di associazioni e personalità ambientaliste, col nome (non seducente) di “Europa verde-Verdi”. Del congresso, cui è intervenuto anche Enrico Letta, i media maggiori si sono generosamente disinteressati, tranne Radio Radicale. Penso che abbiano sbagliato.
Ho io stesso sentimenti contraddittori verso i Verdi italiani, di cui conosco amo e stimo molte e molti militanti, ma chiedendomi se la loro ostinata sopravvivenza non rischiasse di ostacolare l’eventualità di una formazione più nuova e interna al bell’impegno di tanti ragazzi e ragazze coetanei di Greta. Nel sito del partito si può leggere il manifesto dei principii e degli esempi personali cui si ispira – sopra tutti Alexander Langer e il papa Francesco di Laudato si’ – e il programma ragionato, del quale interesserà la forte delusione rispetto al governo Draghi e alle promesse di transizione ecologica. Com’è noto, il sindaco di Milano Beppe Sala ha scelto di aderire ai Verdi europei, che hanno appena presentato la loro lista per le elezioni di ottobre. Il congresso di Chianciano ha eletto come co-portavoce il veterano Angelo Bonelli e la giovane Eleonora Evi, una dei quattro europarlamentari eletti coi 5 stelle e passati ai Verdi. E come co-presidenti Fiorella Zabatta e Marco Boato. La novità sono le donne, dunque, e auguri a loro, e anche ai vecchi uomini.