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La metafora bellica della pandemia. Sì, ma fino in fondo

Adriano Sofri

I contagi si assottigliano e gli esperti annunciano la fine, ma resiste ostinatamente il numero quotidiano dei morti. Anche in questo c'è qualcosa della guerra

Sono confortato, naturalmente, dalle cifre dei contagi che si assottigliano a vista d’occhio, e dalla gara degli esperti che annunciano l’imminente sconfitta della pandemia. Però resiste ostinatamente il numero quotidiano dei morti, erano più di quattrocento ancora ieri. Chi è stato nei posti di guerra sa che quando finalmente si concorda un cessate il fuoco, allora è il momento di rintanarsi. Fissato l’inizio della tregua a mezzogiorno, prima che scada tutte le parti infieriranno con l’intera potenza di fuoco di cui dispongono, fino all’ultimo minuto utile. È il regolamento.

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