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Quattro amici e l'impresa del monumento a Mauro Rostagno
L'opera di Jannis Kounellis dedicata a Mauro, ma pensata per le generazioni di giovani che hanno continuato e continueranno a venire a Trento, a riconoscersi, mescolarsi, e poi prendere le proprie strade
Oggi scrivo di quattro amiche. Si chiamano Chicca, Michelle, Luisa e Fiorenza. E di quattro amici. Uno è Ettore Camuffo. Veneziano, 1945, è suo il più bel libro che io conosca su Venezia, “La città delle asimmetrie” (Marsilio, 2018), ne scrissi ampiamente qui. Chi lo legga, tornerà a Venezia e la guarderà con occhio nuovo. Ettore, velista oceanico, artista e curatore di artisti, l’amico e biografo di Christo e Jeanne-Claude, scopritore di antiche “carte de navegar”, ha consacrato il suo maggior impegno degli anni scorsi alla realizzazione di un gran monumento alla memoria di Mauro Rostagno, a Trento.
Il monumento è di Jannis Kounellis, greco e italiano, 1936. L’ha pensato composto di una putrella verticale di acciaio brunito, alta 18 metri, a sostenere un masso di porfido di ben 12 tonnellate. Nel 2017 Kounellis è venuto a scegliere il masso in una cava nella Val Cembra.
Mauro Rostagno, torinese, 1942, studiò a Sociologia a Trento, come Ettore Camuffo.
Come Loris Lombardini, che veniva da Sant’Arcangelo di Romagna e decise di restare trentino. Insieme a molti amici di quel tempo e di quel luogo si sono misurati con le difficoltà ardue di quell’opera grandiosa e insieme affettuosa. Dedicata a Mauro, ma pensata per le generazioni di giovani che hanno continuato e continueranno a venire a Trento, a riconoscersi, mescolarsi, e poi prendere le proprie strade. Gli ostacoli sono tanti. Kounellis ha regalato la sua scultura e molto di più, ma bisognava ottenere il luogo adatto, dopo che il primo designato era stato escluso per ragioni archeologiche, e il sostegno della città, e i costi di trasporti e installazione nel nuovo luogo, le Albere…
Quattro amici. Hanno anche litigato, fraternamente, Ettore tenacemente dedito all’impresa com’era stata pensata, Loris persuaso che bisognasse aspettare tempi migliori e intanto varare borse di studio intitolate a Mauro. E tanti altri con loro. Persone con un legame forte e antico, e con la voglia ostinata di contribuire a qualcosa che durasse oltre di loro.
Mauro Rostagno è morto a Valderice, Trapani, nel 1988. Jannis Kounellis è morto a Roma nel 2018. Loris Lombardini è morto a Trento nel 2022. Ettore Camuffo è morto a Venezia nel 2023, l’altroieri.