piccola posta
Tra Salvini, Musk e Kristi Noem. Se solo fossimo capaci di riderne
Le "zecche rosse", la "transizione più liscia possibile", la governatrice del Sud Dakota che sparò al suo cane e ora è balzata alla responsabilità della sicurezza interna degli Stati Uniti. C'è della comicità nel presente, ma il disgusto è maggiore
Ah, se invece di essere disgustati fino all’orlo e oltre fossimo capaci di bearci della comicità presente. Potremmo morire dal ridere.
Salvini, Matteo Salvini, ha detto “zecche rosse...”, e una quantità di commentatori attempati se ne sono stupiti e quasi inteneriti come di un’espressione superata, di quando andavano a scuola. Ma era appena il luglio del 2019 quando, sempre per conto del governo italiano, lui aveva apostrofato così una giovane donna in gamba: “zecca tedesca”. Questo non era comico, era ributtante. Comicissimo è invece Salvini che l’altra sera in tv dice: “vorrei sommessamente osservare...”. Sommessamente. Ascolta, si fa sera.
Ancora niente rispetto a Donald Trump in visita a Joe Biden, e lo ringrazia per “la transizione più liscia possibile”. Senza nemmeno un bagnetto di sangue.
Avevo inquadrato per tempo Elon Musk, strafatto, deciso a sbarcare su Marte, il compagno di cella ideale per una pena lunga. Non gli auguro certo la galera: un periodo di risocializzazione a casa di Amalia Ercoli Finzi, una dieta asciutta e a letto presto. Mi era sfuggito “il referente italiano dell’imprenditore, l’informatico Andrea Stroppa, 30 anni”: sul Corriere di ieri c’era una sua fotografia con Giorgia Meloni e Elon Musk. Ha una bella faccia, molti capelli, un sorriso e le due mani coi pollici dritti in segno di vittoria. Mercoledì sera aveva inviato “una dichiarazione all’Ansa concertata per scongiurare un pericoloso cortocircuito con conseguenze sul piano diplomatico”. Punto su lui: già hacker di Anonymous, esperto di cybersicurezza, amico di Matteo Renzi e di Lapo Elkann, già indagato. Ieri l’ho anche visto in un po’ di telegiornali, sembrava intimidito. Non deve strafare, il troppo stroppa. Va be’.
E Kristi Noem. Per la premessa: Springfield, Ohio, dove i migranti haitiani non solo mangiavano i cani e i gatti di casa, ma erano anche repubblicani. Kristi Noem, che dal governo del Sud Dakota è sbalzata alla responsabilità della sicurezza interna degli Usa interi, e aveva fatto curriculum sparando personalmente alla sua cucciola Cricket, di 14 mesi, perché disobbediva ed era inetta alla caccia. E Kristi poi non l’aveva nemmeno mangiata. Robert F.Kennedy jr. buttò un’orsa morta nel Central Park nel 2014, e nel 2020 venne anche in Italia a battersi contro il vaccino, vogliono dargli la Sanità, dicono, invece di chiamarla. “Viviamo al massimo”, ha scritto Kristi Noem nella sua autobiografia. Vasco, vogliamo proprio vedere come va a finire.