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Perdoniamo la debolezza paterna di Biden al pensiero delle grazie che elargirà Trump

Adriano Sofri

Il presidente americano uscente ha largheggiato: 39 grazie in un giorno solo, l’altroieri, e 1.500 riduzioni di pena. Forse, si sarà sentito in colpa per aver desiderato la sconfitta

Una volta i sovrani, re e regine, imperatori e imperatrici, Papi e Papi, un momento dopo la salita al trono, graziavano un certo numero di sudditi condannati. Non avrebbero potuto fare diversamente, perché dal trono scendevano solo morendo, o venendo rovesciati da qualche rivoluzione, o qualche congiura di palazzo, o le due cose insieme, e a quel punto dovevano raccomandare l’anima propria a Dio. I presidenti degli Stati Uniti invece li graziano un momento prima di scendere dal trono. Joe Biden ha largheggiato: 39 grazie in un giorno solo, l’altroieri, e 1.500 riduzioni di pena. C’è da augurarsi che chi dispone del potere di grazia abbia un parente stretto in galera, o sulla soglia. Forse, Biden si sarà sentito in colpa per aver desiderato la sconfitta, tanto più che la sorte l’aveva scaricata sulle spalle di Kamala. Si perdonerà più facilmente la debolezza paterna al pensiero di quante grazie sta per elargire il suo successore, e a che genere di farabutti.

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