Maurizio Landini (foto LaPresse)

Landini come Ingroia?

Claudio Cerasa
Da molto tempo la Fiom non era più solamente un sindacato, ma un'organizzazione leader, punto di riferimento dei cosiddetti "movimenti". Qualcosa di già visto e che ricorda il passaggio dalle aule giudiziarie a quelle politiche di alcuni famosi magistrati.

Al direttore - La Fiom diventa il soggetto promotore di una ‘’coalizione sociale’’? Niente di nuovo sotto il sole. Da tanto tempo non era più un sindacato, ma l’organizzazione leader e il riferimento dei c.d. ‘’movimenti’’ (oves et boves et omnia pecora campi). L’operazione di Maurizio Landini è soltanto una banale trasformazione di una coalizione di fatto in una società a (ir)responsabilità limitata.

Giuliano Cazzola

 

 

C’è di più. Se tu usi il consenso che hai costruito onestamente in una vita passata nel sindacato per fare politica non sei molto diverso dai magistrati che usano le proprie inchieste per fare politica. Sempre di rivoluzione civile tratta, no?

  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.