Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Europa vs. Google. E Mps cede il 10 per cento di Anima Holding a Poste italiane
Titoli. Strano paese. La Corte di giustizia europea dice che Contrada è stato condannato ingiustamente sulla base di un reato dai contorni indefiniti. La storia tenne banco sulle prime pagine dei giornaloni per anni e serviva a dimostrare che tutto lo stato era pappa e ciccia con la mafia. Era un pre-testo per riscrivere la storia a una dimensione. Bene, il tempo qualche volta è galantuomo e c’è un’altra verità da mandare in tipografia, ma neanche uno di quei giornaloni impagina non dico un titolone, ma un titolo degno di nota. Taglio bassissimo sul Corriere della Sera, francobollo sul Fatto Quotidiano, un fantasma sulla Stampa, zero su Repubblica. Contrada remota e dimenticata.
Burocrazia. Non disperiamo, ma la riforma non è un granché. “Work in progress” per i tecnici del Senato che l’hanno esaminata. Se ne parlerà stamattina al dipartimento di Scienze politiche della Luiss Guido Carli, che ospita Marianna Madia, ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione. L’intervista è del professor Nicola Lupo. (Luiss, aula Toti, Viale Romania 32 – ore 10,00) Chi vuole saperne di più sulla riforma può leggere questo dossier del servizio studi di Palazzo Madama.
Sfilata di procuratori. Vuoi riformare la giustizia, cambiare i codici? Il Parlamento è sovrano, ma meglio ascoltare cosa ne pensa la magistratura. In Commissione Giustizia alla Camera oggi e domani è in calendario una raffica di audizioni. Sfilano i big dei tribunali: Edmondo Bruti Liberati, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Milano; Gabriella Manfrin, Presidente della sezione gip del tribunale di Milano; Giuseppe Pignatone, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma; Fabrizio Gentili, Presidente della sezione gip. del tribunale di Roma; Francesco Lo Voi, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo; Cesare Vincenti, Presidente del tribunale di Palermo (ore 14).
Mattarelland. Low profile totale. Il presidente della Repubblica sarà oggi alle 16 al Duomo di Milano per i funerali delle vittime della strage in tribunale. E poi? Cerimonia di celebrazione del 70° anniversario della Liberazione (16 aprile, a Montecitorio) e appuntamento con il Papa in Vaticano il 18 aprile. Summit tra quirinalisti e vaticanisti. I giornalisti al seguito di Mattarella sperano di beccare una notizia almeno dal Papa.
Guzzetti. Giuseppe, presidente dell’Acri. Uno che il potere ce l’ha, spiega la situazione dell’Italia dopo la crisi: il livello delle sofferenze del sistema bancario si è quadruplicato da 43 a 184 miliardi dal 2008 a fine 2014. E’ il quadro fatto da Guzzetti di fronte alla commissione Finanze del Senato.
Ring. Taddei vs Camusso. La segretaria della Cgil, propone (aridaje) una patrimoniale. Risponde stamattina da Agorà il responsabile economico del Pd: "Se parlare ogni anno di patrimoniale non è uno specchietto per le allodole, sinceramente io non so cosa sia".
Pechino, abbiamo un problema. Il dato sull’export (-15 per cento) di marzo non mentiva. La crescita cinese è in rallentamento: il pil nel primo trimestre è cresciuto su base annua del 7 per cento, in calo ulteriore rispetto al 7,3 per cento dell'ultimo trimestre del 2014. Si tratta del dato peggiore dal primo trimestre del 2009, quando la Cina fece segnare una crescita solo del 6,6 per cento.
Europa vs Google. Oggi il re dei motori di ricerca online sarà formalmente accusato di posizione dominante da parte dell’antitrust dell’Europa. Passo formale e sostanziale. A Microsoft l’azione dell’Ue costò due miliardi, ma la competizione nel software e nell’hardware non fu certo introdotta dalla carta bollata di Bruxelles. Attendiamo di leggere l’atto formale d’accusa e le risposte di Google. In ogni caso, i cervelloni europei dovrebbero porsi una domanda: perché nessuno dei player della rete nel vecchio continente ha investito seriamente sul search box e i servizi collegati? Incapaci.
Nokia compra Alcatel. La finlandese Nokia compra Alcatel Lucent per 15,6 miliardi di euro. Target: la produzione di reti per le tlc. E’ il gioco dei giganti.
Fusioni. L’operazione Nokia-Alcatel è l’ultima di una serie di fusioni e acquisizioni che con il 2015 sono partite a razzo. Negli Stati Uniti i primi mesi fanno segnare + 30 per cento di operazioni e in Europa i compratori – attratti dall’euro debole - sono soprattutto americani e asiatici. Il caso Pirelli, è uno di questi.
C’è posta per te. Nel giorno in cui il Monte dei Paschi di Siena annuncia la cessione del 10,3 per cento di Anima Holding a Poste Italiane per 210 milioni di euro, Francesco Caio va alla commissione Trasporti per spiegare il piano industriale e strategico di Poste Italiane. Timing perfetto (ore 14).
15 aprile 1865. Alle 7:22 muore assassinato Abramo Lincoln. Il campione della libertà.